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Crisi a Parabiago, Zerbini (capogruppo Lega) si asterrà a oltranza

La scelta fino a che non verrà chiarita la sua posizione nella maggioranza. Per lei in arrivo provvedimenti dal direttivo del Carroccio dopo il suo voto contrario al bilancio

Nuova puntata della crisi di maggioranza a Parabiago. La Lega rinuncia a essere rappresentata nella commissione bilancio (dopo le dimissioni di Paolo Rimoldi e Giorgio Pattarello) con la proposta dei partiti politici, attraverso i gruppi consiliari, di nominare commissari in sostituzione Gianemilio Belloni (Forza Italia) e Valentina Sisti (AttivaMente). A tutto questo si aggiunge l'annuncio della capogruppo del Carroccio Stefania Zerbini. La consigliera ha fatto sapere che si asterrà da qualsiasi votazione in consiglio comunale fintanto che la sua posizione all'interno della maggioranza stessa non sarà chiarito.

LE PAROLE DI ZERBINI. «Mi asterrò da questo provvedimento e a tutti i successivi fintanto che il mio ruolo in questa maggioranza non sarà chiarito, lasciandomi posizionata nel limbo» ha affermato Zerbini. La dichiarazione è arrivata mentre il parlamento cittadino, dopo il rimando di lunedì, stava discutendo della variazione di bilancio che prevede l'impegno di 250mila euro per le scuole, 280mila euro per il progetto di riqualifica della biblioteca, 170mila euro per la sistemazione della recinzione del Libero Ferrario, 310mila euro per la seconda tranche del progetto piste ciclabili, 60mila euro per l'aula polifunzionale alle scuole Rancilio, 50mila per il fondo progettualità e 10mila per l'acquisto di attrezzature per il cineforum. «Sono stata convocata venerdì 1 giugno dalla segreteria nazionale del mio movimento, la motivazione che mi è stata data è che stanno valutando provvedimenti sanzionatori in merito al mio voto contrario al bilancio nel mese di dicembre, bilancio poi emendato e approvato a febbraio – ha continuato la capogruppo del Carroccio -. La segnalazione è partita dalla mia sezione ed è stata avallata anche dal segretario provinciale. Probabilmente,ma non ne sono certa, siamo all’epilogo della vicenda , finalmente conoscerò il provvedimento che sarà adottato nei miei confronti. Mi sono state paventate sospensione o addirittura espulsione». Qualsiasi sarà il provvedimento scelto dalla Lega, comunque, Zerbini fa sapere che continuerà a lavorare in consiglio comunale «per il bene dei miei concittadini» non più come membro delle commissioni e capogruppo della Lega, ma come consigliera indipendente «in difesa della libertà di iniziativa propria di ogni incarico elettivo anteponendo il bene di Parabiago ai diktat derivanti dal solo interesse di mantenere in piedi una maggioranza piena di contraddizioni, ribadisco che avere emendato un bilancio nell’interesse della nostra comunità è stato un valore aggiunto per questa amministrazione e non può essere pertanto passibile e di provvedimenti punitivi nei confronti di chi ne strato promotore».

LA REAZIONE DELLE OPPOSIZIONI. Un annuncio di questo tipo non poteva passare sotto silenzio. E così i consiglieri di opposizione hanno commentato la crisi che si respira da mesi tra i banchi della Lega. «La Lega Nord non è più rappresentata nella commissione bilancio, commissione chiave di un Comune – la sferzata di Alessandra Ghiani (Noi democratici impegnati) -. Le parole della consigliera Zerbini sono molto chiare. E un consigliere comunale (ndr, Giorgio Pattarello), che a titolo personale, deve chiarire la sua posizione favorevole alla variazione di bilancio dà la dimensiona della crisi ormai palese. L'unico che non si vuole accorgere di questa crisi è il signor sindaco». A porre l'accento su un particolare passaggio del discorso di Zerbini, poi, è intervenuto anche il capogruppo PD Giorgio Colombo: «una maggioranza piena di contraddizioni».

LA RISPOSTA DEL SINDACO CUCCHI. A consiglio comunale terminato, il primo cittadino Raffaele Cucchi ha commentato le dichiarazioni della consigliera Zerbini, capogruppo del suo stesso partito. Il primo cittadino ha parlato di una questione politica, che poco importa ai cittadini di Parabiago, ma a pagarne, purtroppo sono principalmente loro con i costi relativi alle riconvocazioni dei consigli comunali e del ritardo dell'approvazione del bilancio. Amarezza anche per l'astensione alla variazione di bilancio, definita importante perchè investe più di un milione di euro per la città, «soldi che altrimenti sarebbero rimasti a Roma».

Redazione
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Pubblicato il 31 Maggio 2018
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