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Bilancio, la giunta Cecchin “incassa” il sì del Consiglio

Il via libera al bilancio di previsione per il triennio 2018/2020 è arrivato senza il placet delle opposizioni

É un bilancio triennale finalmente "libero" dall'incognita dei canoni non ricognitori per l'utilizzo della rete del gas, quello che martedì 6 marzo, ha incassato il "sì" del consiglio comunale di San Giorgio su Legnano. Libero ma non troppo, però: la sentenza che lo scorso mese di dicembre ha riconosciuto al comune guidato da Walter Cecchin poco meno di 625mila euro oltre ad interessi e somme maturate dopo febbraio 2017, infatti, è "solo" una sentenza di primo grado. In sostanza, quindi, non ci si può dimenticare del rischio di un rovesciamento del "verdetto" nei successivi gradi di giudizio.

Questo, sommato al "no" all'aumento dei tributi confermato anche per il 2018 (slittato al 2019 al netto di eventuali ulteriori proroghe del divieto), ha messo ancora una volta la giunta di fronte alla necessità di intervenire «con un contenimento abbastanza forte delle spese» a livello complessivo.

Focalizzandoci sul 2018, salgono le spese per il personale per poco meno di 45mila euro: un segno più, quest'ultimo, dettato sia dagli straordinari elettorali, sia dall'incremento dell'organico, che già a fine 2017 ha portato in Piazza IV Novembre un nuovo dipendente part-time allo sportello del cittadino e nel 2018 farà crescere le fila del comune di un ulteriore risorsa part-time in categoria D e di un accertatore della sosta a tempo determinato. Scendono, invece, di 14mila euro le spese per gli amministratori, sia perchè lo scorso anno era stato liquidato a fine mandato il trattamento di fine rapporto al sindaco, sia perchè un assessore ha rinunciato alla propria indennità.

Giù anche i costi per la gestione del patrimonio comunale, che fanno risparmiare al bilancio 16mila grazie ai minori costi per le utenze ed anche per le manutenzioni, lievitate lo scorso anno anche per gli interventi all'impianto di videosorveglianza danneggiata da un fulmine. Al ribasso anche i servizi sociali, con circa 83 mila euro di spese in meno e servizi erogati invariati grazie alla riduzione del numero dei minori in strutture protette. Spesa sostanzialmente in linea con gli scorsi 12 mesi, invece, per le scuole, per la cultura e per i mezzi comunali

Meno 21mila euro per lo sport, con un taglio ai costi delle utenze e ai contributi erogati, e 11mila circa per il verde pubblico, in gran parte riconducibili a manutenzioni; più 10mila euro, invece, per l'igiene urbana con l'incremento della gamma dei servizi erogati da Aemme Linea Ambiente. Scendono di circa 5mila euro anche i costi per strade e marciapiedi, con una minor spesa per l'illuminazione pubblica, di 19mila euro quelli per il cimitero e di 3mila quelli per la cancelleria. 

Scelte all'insegna del risparmio, ma che soddisfano comunque la giunta «per quello che siamo riusciti a fare mantenendo in equlibrio il bilancio – come ha spiegato il sindaco Walter Cecchin –, e proprio per questo ringrazio gli uffici e gli assessori che hanno fatto un grande lavoro».

«Abbiamo preso atto di un bilancio impostato sostanzialmente sull’ordinaria amministrazione – è stato invece il lapidario commento del capogruppo della Lega Carlo Tatti –. Abbiamo ascoltato un po’ di chiacchiere a proposito di ipotesi come piste ciclabili, ristrutturazione dell’ex municipio, riqualificazione energetica degli edifici di cui il bilancio non riporta alcun cenno. Sul piano degli investimenti abbiamo constatato la pochezza delle risorse impegnate. Sulle infrastrutture verdi incrociamo le dita sperando che i fondi regionali siano strettamente vincolati: forse così un giorno potremo vedere qualcosa realizzarsi in modo concreto. Sugli interventi di manutenzione delle infrastrutture, prendiamo atto che il volume degli investimenti è paragonabile alle spese sostenute per le indennità corrisposte al sindaco ed è poca cosa, e non ci riferiamo alle indennità del sindaco. Per il resto, assistiamo all’ennesimo ritocco verso l’alto di Tari, Tasi, Irpef per 170mila euro, che già di per sé ci fa esprimere un voto contrario».

«I canoni arretrati per la concessione della rete del gas valgono nel 2018 ben 358mila euro, che servono per realizzare nuovi loculi cimiteriali che a loro volta alimentano entrate per 60mila euro nel 2018 e per 100mila nel 2019 e nel 2020 – gli ha fatto eco il portavoce consiliare di Forza Italia Alberto Turturiello, "protagonista" durante la serata anche di un alterco con il segretario comunale –: un bilancio che fonda la propria sostenibilità sui loculi cimiteriali? Altro che impatto rilevante! Il saldo di competenza previsto nel 2018 vale circa 327mila euro, nel 2019 poco più di 374mila euro e nel 2020 quasi 377mila euro: ma non era meglio programmare un po' di investimenti per far crescere il nostro comune, migliorare la nostra comunità, incrementare le opere nel nostro territorio? Scorrendo il bilancio, invece, si trovano altri incrementi. Si sta purtroppo avverando quanto previsto qualche anno fa: bilancio formalmente in equilibrio nell'anno, con l'amministrazione che rallenta fino a bloccarsi e prelievo a carico dei cittadini che cresce senza un corrispondente servizio che migliora, per coprire entrate insussistenti, una tantum e spese correnti e ripetitive».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Marzo 2018
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