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Parabiago: la maggioranza tiene, la retta della RSA aumenta

Parere favorevole dei consiglieri di maggioranza. Voto contrario del capogruppo della Lega Stefania Zerbini

Tiene la maggioranza di Parabiago, seppur perdendo un pezzo. Quella di ieri sera, venerdì 27, è stata una seduta di consiglio comunale tesa. Non solo per questioni politiche, ma anche per i forti dissapori espressi dal pubblico presente in sala.

Argomento principe della serata è stato l'aumento della retta giornaliera della Rsa comunale Casa del Nonno. Dieci (contro sette) le mani che si sono alzate per approvare la proposta firmata dal consigliere leghista Luca Ferrario e dai capogruppo di maggioranza Gianemilio Belloni (Forza Italia) e Roberto Dell'Acqua (AttivaMente) per chiedere un arrivo graduale all'aumento di 5 euro giornalieri della tariffa, di contro alla proposta della giunta, cassata anche dalla stessa maggioranza durante lo scorso consiglio comunale, di aumentare la retta giornaliera direttamente di 5 euro. Favorevoli tutti i consiglieri di maggioranza ad eccezione della capogruppo della Lega Nord Stefania Zerbini che, coerentemente con quanto aveva affermato durante la seduta di dicembre, si è detta nuovamente contraria ad ogni tipo di aumento. Con l'approvazione della proposta la retta giornaliera della Rsa comunale sale da 60 a 62,50 euro fino al 31 ottobre 2018, per poi passare a 65 euro dal 1 novembre 2018.

Un aumento necessario, secondo la maggioranza, dovuto alla crescita dei costi dei servizi e all'imminente rinnovo dell'appalto di gestione. Di opinione nettamente opposta le minoranze, che hanno accusato l'amministrazione di scarsa programmazione e lungimiranza. Le famiglie degli ospiti hanno portato nuovamente avanti la loro protesta in Comune con forti lamentele, arrivando ad esporre cartelli dalla scritta "Vergogna". Durante la discussione la tensione tra pubblico e consiglieri è salita a tal punto da rendere necessario l'allontanamento di uno dei familiari dalla sala del consiglio.

Non aumentare la tariffa direttamente di 5 euro, secondo il consigliere Luca Ferrario, primo firmatario della proposta di delibera di consiglio, è stato un «grande successo». «Se siamo qui a discutere questo ordine del giorno questa sera è perchè durante lo scorso consiglio comunale tre consiglieri di maggioranza (Ferrario, Zerbini e Rimoldi, ndr) hanno deciso di non votare il bilancio comunale dando tempo e occasione di riflettere alla giunta – ha sostenuto l'ex assessore –. Fosse per me l'aumento non ci sarebbe, sono contrario, ma essendo in un movimento, in una maggioranza, devo anche confrontarmi con l'opinione delle altre persone e "trovare una quadra". L'aumento a 65 euro da novembre, comunque, non è che un indirizzo. Mi prendo l'impegno personale, in questi mesi, di studiare la situazione in modo da trovare un modo per evitarlo».

Secca la risposta del consigliere di centro sinistra Giorgio Colombo: «Per il "trovare la quadra", come dite voi, ho solo una parola: "cadrega"». Centrosinistra e Movimento 5 Stelle hanno rivendicato come l'essere arrivati alla discussione di ieri sera sia stato possibile solo grazie al loro abbandono dell'aula alla prima votazione del bilancio a dicembre, seduta dove Ferrario, Zerbini e Rimoldi non si erano presentati, e come la proposta di delibera di ieri non sia che un compromesso politico per ricucire gli ormai noti mal di pancia interni alla Lega Nord di Parabiago. «E' assolutamente sbagliato e assurdo amministrare una città in base a vincoli partitici – ha aggiunto Colombo -. Lei, consigliere Ferrario, deve agire nel suo ruolo istituzionale per il bene della città, rispondendo a chi la ha votata, non per mantenere in piedi la giunta. Avrete anche trovato un compromesso ma non avete preso in considerazione le persone. Non vi siete confrontati con i parenti degli ospiti». Della stessa opinione Christian Vitali (M5S): «I vostri sono accordi da poveri. Qua ci sono squali in attesa di prendere il posto dell'assessore Lonati (assessore al sociale assente giustificata durante la seduta di ieri, ndr). Ti ricordo – ha aggiunta Vitali rivolgendosi al consigliere Ferrario -, che tu non rispondi al sindaco, ma a loro, ai cittadini». Il pentastellato ha poi definito la decisione per l'aumento come «stomachevole», lamentando il mancato coinvolgimento e ascolto delle famiglie.

Redazione
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Pubblicato il 26 Gennaio 2018
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