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Misura nidi gratis a Nerviano: ancora scintille tra maggioranza e opposizione

In consiglio comunale l'assessore Girotti ha spiegato l'iter che ha portato all'adesione

Nerviano è riuscita, con uno scatto finale, a aderire alla misura regionale dei nidi gratis. Dovrebbero essere sedici le famiglie interessate che potrano così mandare i propri piccoli gratuitamente all'asilo nido. E la vicenda, che da mesi scalda il consiglio comunale, è tornata tra i banchi dell'aula ieri sera, giovedì 29, grazie all'ennesima interpellanza delle opposizioni.

L'assessore all'istruzione Sergio Girotti ha preso la palla al balzo per spiegare l'iter che ha portato all'accettazione di Nerviano tra i Comuni aventi diritto di Regione Lombardia: un lavoro degli uffici comunali, incontri con il Pirellone e la spiegazione del motivo che ha portato agli aumenti delle tariffe dei nidi: l'adeguamento ai costi del Piano di zona del Legnanese. «La nostra grande vittoria è stata riuscire a far capire ed accettare a Regione Lombardia la rimoludazione complessiva delle tariffe ha affermato l'assessore Girotti -. Non è stata, come volete far credere, una vittoria delle opposizioni. Quello che chiedevate voi avrebbe portato a una perdita di 30mila euro».

Le minoranze, unite, chiedevano uno stralcio degli aumenti. In questo modo, sostengono dalla minoranza, Nerviano avrebbe potuto fin da subito rientrare tra i Comuni beneficiari della misura nidi gratis, senza attendere novembre.

Aspra la consigliera Daniela Colombo (Tutti per Nerviano) che ha definito quella dell'amministrazione una gestione da «terno al lotto, pressapochista e superficiale». «Dalla ricostruzione dell'assessore mi è sembrato di aver vissuto in un mondo parallello negli ultimi nove mesi – il commento di Colombo -. Riconosco però una cosa: è vero, noi minoranze avevamo un duplice obiettivo: non aumentare le rette (che hanno registrato un +28%) e aderire ai nidi gratis. L'aumento non va di certo nella direzione di aiuto alle famiglie e di sostegno alle donne per il loro rientro nel mondo del lavoro dopo la gravidanza». A questa posizione ha fatto eco Sara Codari (Nerviano in Comune), che ha ricordato come l'aumento delle tariffe, se necessario, sarebbe potuto essere graduale. Edi Camillo (Movimento 5 Stelle), su sollecitazione del consigliere Carlo Sala (GIN) ha spiegato il perchè di nessun comunicato dei pentastellati nervianesi sulla questione: «perseguiamo degli obbiettivi, la buona amministrazione, non ci interessa prendere il merito ma ottenere dei risultati».

Redazione
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Pubblicato il 04 Dicembre 2017
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