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Consiglio Comunale, tu chiamale se vuoi (e)mozioni

La mozione presentata dalla maggioranza relativamente alle ex Cave di Casorezzo si è trasformata in terreno di scontro per il Parlamento cittadino

Tu chiamale, se vuoi, (e)mozioni. Sembrava un punto dell'ordine del giorno destinato ad "andare liscio", una discussione da liquidare in poco più del tempo necessario alla lettura del documento ed alle quasi scontate dichiarazioni bipartisan di sostegno, e invece… E invece, durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale sangiorgese, la mozione presentata dal capogruppo di Vivere San Giorgio Roberto Garavaglia si è trasformata in terreno di scontro.

A far discutere, intendiamoci, non sono i contenuti: sul sostegno alla lotta di Comuni e Comitati contro il progetto Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11, quello delle ex Cave di Casorezzo, tutti sono d'accordo. Così come l'accordo è unanime sulla necessità di impegnare Città Metropolitana perchè situazioni come quella che si trascina da anni per Busto Garofo e Casorezzo non si ripetano più. Un po' meno d'accordo, però, i consiglieri di opposizione, e soprattutto la Lega Nord, lo sono stati sulla forma di presentazione della mozione.

Il documento, infatti, a fronte delle poche righe protocollate (nelle quali si impegnava il Consiglio Comunale a scrivere alle autorità regionali per chiedere che venga «definitivamente stralciata l'ipotesi di una discarica all'interno del Parco del Roccolo e in seguito vengano definitivamente omesse le possibilità di consentire discariche ed attività prettamente invasive e che recano pregiudizio all'ambiente all'interno delle aree protette, partendo dalla legge regionale n. 32 del 2015 e dai suoi allegati ed invitando ad adoperarsi per l'istituzione di un parco metropolitano a tutela regionale»), era poi accompagnato da un lungo testo che Garavaglia ha letto in aula consiliare, ma che non era stato a sua volta protocollato e, quindi, consegnato agli altri consiglieri. Un supporto utilizzato dal capogruppo di Vivere San Giorgio per esporre la mozione e non parte integrante del documento stesso, secondo la maggioranza. Un errore formale che non permetteva di approvare un testo che altrimenti avrebbe incontrato largo sostegno, invece, secondo la Lega Nord, che avrebbe voluto il rinvio della mozione alla prossima seduta consiliare per poter studiare il testo e dare poi voto favorevole. 

Fatto sta che la discussione ha acceso i toni del confronto in Piazza IV Novembre, come peraltro si è già verificato di frequente in questi primi mesi del secondo mandato della giunta guidata da Walter Cecchin.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Dicembre 2017
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