Seduta ad alta tensione per il Consiglio Comunale sangiorgese, tornato a riunirsi nella serata di ieri, venerdì 29 settembre, nella sala consiliare di Piazza IV Novembre.

Si parte come di consueto con l’inno d’Italia, che ieri sera è stato dedicato a Sergio Meraviglia, storico organizzatore del Cross del Campaccio e colonna portante dell’Unione Sportiva Sangiorgese, scomparso nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 settembre (qui il servizio). «Questa sera – sono state le parole di ricordo del sindaco Walter Cecchin – dedichiamo l’inno nazionale ad un concittadino che oggi ci ha lasciato, Sergio Meraviglia, conosciuto da tutti per il suo grande impegno sociale per la comunità. Sergio ha dedicato gran parte della sua vita agli altri, e vogliamo tributargli questo riconoscimento per tutto quello che ha fatto, portando San Giorgio ad essere riconosciuto in tutto il mondo grazie al Cross del Campaccio».

E poi, già dal primo punto all’ordine del giorno – l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti -, iniziano le schermaglie tra la maggioranza e la Lega Nord, entrata in aula come ormai d’abitudine dopo l’ultima nota dell’inno. Verbali da approvare, infatti, il consigliere Tatti non ne ha ricevuti «anche se il regolamento lo prevede», e nonostante la precisazione del primo cittadino che i verbali possono essere consultati in formato mp3 nell’apposita sezione del sito comunale, gli animi iniziano a scaldarsi. Ci pensa il segretario comunale Domenico D’Onofrio, ieri sera in versione “pompiere”, a riportare la calma: «Da quando è stata introdotta l’amministrazione digitale – ha spiegato D’Onofrio – si considera documento anche ogni file che costituisca riproduzione di testo, suoni, immagini e immagini in movimento. L’utilizzo del file audio come verbale era iniziato come gentlemen agreement durante il precedente mandato ed è stato mantenuto proprio in considerazione di questa riforma, alla cui luce deve essere interpretato il regolamento comunale. A breve comunque, introdurremo un apposito richiamo nel regolamento».

Ma è sulla proroga della validità del documento di piano del PGT che la situazione diventa incandescente. Pietra dello scandalo, la delibera sottoposta al Parlamento cittadino per prorogare la validità del documento di piano sangiorgese in attesa che Città Metropolitana approvi il proprio piano. Delibera resasi necessaria – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Linda Morelli – in seguito ad alcune recenti riforme stabilite dal Pirellone.

Non così secondo il capogruppo del Carroccio, che ha imputato all’amministrazione Cecchin di essere «arrivata bella lunga» alla scadenza del documento di piano: prima portando la questione in consiglio comunale a fine marzo a fronte della scadenza a maggio, poi lasciando trascorrere quattro mesi dall’insediamento per il secondo mandato prima di riparlarne. «Nel frattempo – ha tuonato Tatti prima di abbandonare i banchi dell’opposizione al momento della votazione – l’amministrazione è fortemente impegnata nel sottoscrivere inutili protocolli prefettizi per accaparrarsi sedicenti profughi, e soprattutto nell’organizzare pizzate in piazza».

«Le pizzate in piazza servono ad unire la cittadinanza – la replica del capogruppo di maggioranza Roberto Garavaglia –, e comunque noi all’iniziativa abbiamo solamente dato il patrocinio. Forse sarebbe stato meglio organizzare Miss Padania come accaduto un paio di volte in passato?». E qui succede il finimondo, tra richieste di verbalizzazione di dichiarazioni altrui, ipotesi di querele e reciproche accuse di mancanze di rispetto che ripercorrono le passate sedute di consiglio fino a tornare alla campagna elettorale.

È ancora una volta il segretario comunale a riportare la calma, spiegando i criteri per la verbalizzazione delle dichiarazioni e riportando l’attenzione sulla questione del file audio come verbale.

Poi gli animi si calmano, e la seduta si conclude con l’approvazione della revisione delle partecipate, del bilancio consolidato e di alcune modifiche al bilancio di previsione.