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Busto Garolfo, pioggia di mozioni sul Consiglio Comunale

Referendum, welfare e richiedenti asilo: queste le mozioni che hanno animato l'ultima seduta del Parlamento cittadino

Pioggia di mozioni sul Consiglio Comunale di Busto Garolfo, che nella serata di ieri, giovedì 28 settembre, è tornato a riunirsi nella sala consiliare di via Magenta. “Protagonista” indiscussa della serata, una scatenata Sabrina Lunardi, che dai banchi dell’opposizione ha perorato le sue cause.

In primis il referendum che si terrà in Lombardia domenica 22 ottobre. Se è vero che il Comune ha già dato notizia sul proprio sito dell’imminente chiamata alle urne, infatti, Lunardi vorrebbe anche un incontro pubblico di confronto per «una giornata importante, che può cambiare il nostro futuro grazie alla possibilità di realizzare il federalismo fiscale e di dare maggiore autonomia a Regione Lombardia».

«Il Comune – ha replicato il sindaco Susanna Biondi – ha già attivato tutti i canali ufficiali di sua spettanza. Incontri ed altre iniziative non sono di competenza dell’amministrazione, alla quale è anzi espressamente vietato fare propaganda. Se qualche associazione volesse organizzare un incontro, potrà attivarsi per farlo ed avrà la disponibilità dei locali comunali come da regolamento».

Replica che, però, non ha convinto la consigliera di Per il bene Comune, secondo la quale il CORECOM non vieta l’organizzazione di incontri informativi, purché non connotati da una presa di posizione. Nè pare averla convinta il consigliere di maggioranza Francesco Binaghi, che ha sottolineato che un evento organizzato dall’amministrazione «non sarebbe mai considerato davvero super partes, dal momento che l’amministrazione è anche un organismo politico»

Poi il welfare. «Per evitare che cittadini extra europei – è la posizione di Lunardi – attraverso una dichiarazione sostitutiva di difficile verifica possano ottenere sussidi senza averne i requisiti, scavalcando i cittadini italiani, la giunta regionale ha approvato una delibera ai sensi della quale non è sufficiente la dichiarazione sostitutiva, ma serve una certificazione rilasciata dell’autorità estera e autenticata dall’autorità italiana per accertare la titolarità di proprietà all’estero». E proprio il recepimento a livello comunale di questa delibera era l’oggetto della mozione.

«La richiesta che porta la mozione – ha controbattuto il sindaco Biondi – non è assolutamente pertinente. La dichiarazione sostitutiva unica non viene in alcun modo resa al comune, ma viene consegnata all’INPS che, sulla base dei dati contenuti, determina l’ISEE. Solo l’ISEE viene poi inviato al Comune. Non possiamo avocarci il diritto di richiedere qualcosa che spetta ad un altro ente».

Infine, i contratti stipulati dai privati con la Prefettura per ospitare i richiedenti asilo. Scopo della mozione, fare in modo che i proprietari di immobili che concludono accordi con la Prefettura o altri enti per l’ospitalità dei richiedenti asilo informino preventivamente Palazzo Molterni e consegnino copia del contratto e dei certificati di agibilità dei locali e di conformità degli impianti. Un canale informativo, quello auspicato dalla mozione, da tenere aperto anche dopo la conclusione del contratto, comunicando ogni 15 giorni al Comune quanti soggetti alloggino nell’immobile, di quale nazionalità siano e quale sia il loro stato di salute. «La mozione – ha spiegato Sabrina Lunardi – serve sia a verificare l’idoneità degli immobili a garantire condizioni di vita decenti per gli ospiti, sia a garantire la sicurezza e la salute dei cittadini».

La replica, questa volta, è stata affidata direttamente ad un parere tecnico rilasciato dal segretario generale del Comune Giacomo Andolina, che ha spiegato tutti i profili per cui «l’atto che dovrebbe essere adottato dal Consiglio Comunale in caso di approvazione della mozione risulterebbe illegittimo».

Tre mozioni, tre bocciature da parte del Parlamento cittadino, anche se la mozione relativa all’ospitalità dei richiedenti asilo sembra destinata a continuare a far parlare di sé nelle “prossime puntate”.

La seduta si è poi conclusa con la revisione straordinaria delle partecipazioni – dalla quale non sono emersi problemi particolari, se non la necessità di procedere alla sottoscrizione di un nuovo accordo sindacale per il contenimento dei costi del personale dell'Azienda Trasporti Scolastici – e l'approvazione di alcune modifiche al bilancio di previsione

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Settembre 2017
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