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Statuti AMGA e variante al PGT sul tavolo del Consiglio Comunale

Seduta straordinaria, giovedì 23 marzo, per il Parlamento cittadino di San Giorgio su Legnano.

Seduta straordinaria ieri, giovedì 23 marzo, per il Consiglio Comunale di San Giorgio su Legnano. Due, in particolare, i piatti "caldi" sul menù del Parlamento cittadino: l'approvazione delle modifiche agli statuti sociali del gruppo AMGA e la variante parziale al piano di governo del territorio.

Via libera del consiglio comunale alle novità che AMGA intende introdurre negli statuti sociali delle società che compongono il gruppo, nonostante i consiglieri di opposizione Alberto Turturiello ed Evelyne De Conti abbiano lamentato di aver avuto poco tempo a disposizione per l'analisi della documentazione sottoposta al voto. Le modifiche presentate ieri sera – necessarie in parte per l'adeguamento al nuovo testo unico sulle società partecipate (d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175) e in parte per razionalizzare gli statuti delle quattro società, che essendo nati in periodi diversi faticavano un po' a "parlarsi" – riguardano soprattutto gli articoli che disciplinano gli organi sociali e le materie oggetto di deliberazione da parte dell'assemblea dei soci.

Più corposa la disamina della variante parziale al PGT, che, come ha spiegato l'assessore all'urbanistica Linda Morelli, «si è resa necessaria per tentare di risolvere alcune difficoltà cogenti del territorio». Variante parziale e non generale, quella presentata ieri in Consiglio, perchè una variante generale avrebbe richiesto tempi più lunghi per l'approvazione e soprattutto perchè è in fase di definizione il nuovo piano territoriale regionale, che rivedrà i regimi relativi al consumo del suolo, con una verosimile riduzione del 25/30% delle previsioni di nuova urbanizzazione su aree non edificate.

Due le linee guida che l'amministrazione comunale ha seguito, come illustrato dal progettista Marco Engel: da un lato, alleggerire la disciplina, anche per agevolare l'attività edilizia che langue; dall'altro, "correggere il tiro" di un PGT che, come tutti quelli approvati tra il 2005 e il 2012, pensava più alla nuova edificazione che non alla ricostruzione. Largo, quindi, alla semplificazione normativa e alla salvaguardia del volume edificatorio esistente: se si punta, soprattutto in ottica di risparmio energetico, ad una progressiva sostituzione dei fabbricati esistenti con fabbricati nuovi, infatti, la condizione necessaria è che chi ha un fabbricato sul suo terreno possa abbatterlo e ricostruirne uno della stessa dimensione.

Anche in questo caso, voto favorevole del Parlamento cittadino, nonostante l'abbandono dell'aula da parte dei consiglieri di opposizione Alberto Turturiello ed Evelyne De Conti: «Il PGT non si porta in aula ad un mese o due dalle elezioni», è stata la protesta di Turturiello, cui ha fatto eco la collega De Conti, che ha sottolineato la necessità di approfondire alcuni aspetti ed il poco tempo a disposizione per valutare la documentazione

Il sindaco Ceccchin, tuttavia, ha ribattuto che il percorso per la presentazione della variante è iniziato ben un anno e mezzo fa, e nel suo ambito si sono tenute tante riunioni, alle quali in molti casi i consiglieri non hanno partecipato. «Non si può svalutare così il lavoro di più di un anno di tante persone, nè gettare al vento soldi pubblici. Abbandonare l'aula è lecito ma non corretto», ha chiosato il primo cittadino, sottolineando che i supporti multimediali contenenti il materiale da esaminare sono stati consegnati per tempo. 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Marzo 2017
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