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Sicurezza in città: giovedì 10, Consiglio straordinario

Le minoranze deluse per la decisione del sindaco Centinaio di non presentare un intervento introduttivo e per il carattere chiuso della seduta...

Si terrà giovedì 10 novembre, alle 20.30, il consiglio straordinario sulla sicurezza a Legnano, argomento considerato di estrema attualità e carico di preoccupazione per i cittadini. Oggi l'annuncio della sua ufficialità e subito ecco salire la tensione a livello politico. Infatti, in serata, le opposizioni sono rimaste sorprese da una comunicazione a loro inviata dal presidente del consiglio comunale, Michele Ferazzano. Il sindaco Alberto Centinaio, infatti, avrebbe declinato l'invito a presentare un intervento introduttivo.

«Considerato l'entusiasmo con il quale il sindaco Centinaio aveva accolto la proposta – spiegano soprattutto Marazzini e Quaglia – siamo stupiti. Ci auguriamo riveda la sua posizione, anche perchè vorremmo conoscere il suo punto di vista. Va davvero tutto bene in città?».

In mattinata, un primo motivo di delusione da parte delle minoranze era stato manifestato in conferenza stampa per la volontà dell'amministrazione comunale di non aprire la seduta a interventi esterni. Giuseppe Marazzini "Sinistra Legnanese", Luciano Guidi "Nuovo Centro Destra", Stefano Quaglia "Per Legnano" e Marinella Saitta M5S, spiegavano che «abbiamo avvertito una certa resistenza durante la riunione dei capigruppo. L'amministrazione ha forse timore di affrontare questo tema? Il consiglio straordinario è stato definito chiuso ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine. Al contrario, ci auguriamo che vengano invitate autorità come il dirigente della Polizia di Stato piuttosto e il comandante della Compagnia Carabinieri di Legnano». 

Quaglia ha poi precisato che la richiesta di un consiglio straordinario «era già in corso d'opera visto fatti accaduti negli ultimi mesi. Ovviamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'aggressione alla studentessa fuori dalla Barbara Melzi. A prescindere dalla nazionalità dell'aggressore ma la sua condizione di profugo-ospite, non smentita dai Padri Somaschi, in città sta suscitano perplessità sulla gestione del progetto di accoglienza. La sicurezza urbana è un tema che contempla molteplici problematiche che non si possono inquadrare solo e soltanto nei dati cosiddetti "georeferenziati". La lettura schematica di questi dati, pur importanti, non correlati con una esigenza sociale di sicurezza, ci porterebbe fuori strada. Ad esempio cosa si sa della criminalità nascosta, quella dei reati commessi ma non denunciati?».

Marazzini ha poi affermato: «Legnano non è il Bronx! Ma il sindaco e la giunta hanno fatto una vera e seria riflessione sulla ricaduta sociale delle recenti aggressioni accadute in questo periodo? Cosa si risponde alla famiglia che torna dalla vacanza e trova l'appartamento svaligiato? Le parole di solidarietà non sono sufficienti a lenire lo stato di malessere. E la gestione dei richiedenti asilo deve tornare al Comune. Basta con il coinvolgimento di qualsiasi associazione». 

«Premesso che il controllo di Vicinato sia un utile contributo alla prevenzione dei reati – l'opinione finale delle opposizioni – è necessario sottolineare la mancanza di formazione di tutte le persone coinvolte e la sua natura di organizzazione scarsamente efficace in materia di sicurezza urbana. Noi abbiamo le nostre proposte che presenteremo in consiglio e ci auguriamo vengano valutate anche attraverso un confronto diretto con la Giunta, le Forze dell'Ordine e le consulte che rappresentano il termometro della città».

marco tajè con la collaborazione di gea somazzi

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2016
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