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Biblioteca, adagio adagio prende forma il progetto

Nel nuovo incontro con i soggetti interessati, qualche slide in più, qualche dettaglio ulteriore, ma siamo ancora ben lontani da un quadro definitivo

[pubblicita]     Spagna batte Italia 5-0. La butta sull'ironia Giuseppe Marazzini, politico legnanese di storica data, nel commentare la nuova serata aperta a tutti i soggetti interessati al progetto della nuova biblioteca e al Comitato "Biblioteca si, sprechi no". Marazzini, insomma, ha visto l'architetto spagnolo Francisco Mangado, che dirige il gruppo di professionisti impegnati nel concept della struttura,  nettamente convincente nelle considerazioni e nelle risposte fornite alle domande e alle provocazioni arrivate dal pubblico. E con lui l'arch. Camillo Botticini, già conosciuto nella precedente occasione.

Questa sera, lunedì 18 marzo, non abbiamo registrato novità così particolari, rispetto la prima volta. Qualche slide in più, qualche dettaglio ulteriore, ma siamo ancora ben lontani da un progetto definitivo.

Confermata l'idea di una biblioteca che valorizza il parco in cui verrà collocata e che nello stesso tempo ne verrà valorizzata: "La posizione è significativa – ha affermato Mangado – e io per primo capisco la controversia in atto sulla validità del sito scelto dalla amministrazione. Una controversia delicata e interessante, perchè sollecita questioni ambientali che stanno a cuore anche a noi. La biblioteca completerà una zona della città non ancora finita, darà qualità al parco e ne riceverà essa stessa".

Alcuni dettagli: la struttura avrà una lunghezza di 60 metri e una altezza tra i 7 e i 9 metri. Si svilupperà su 3 piani ciascuno di 900 metri quadrati. Avrà due fronti, uno sul parco, l'altro su piazza IV novembre. La costruzione prediligerà la massima trasparenza per evitare un senso di chiusura e per offrire continuità allo spazio. Quello dedicato ai libri è stato calcolato attorno al 70 per cento. I tempi di realizzazione sono stati indicati in un massimo di tre anni.

Nel dibattito, interventi quasi tutti concentrati sulla scelta del luogo (con protagonisti soprattutto Francesca Raimondi e Umberto Silvestri assessori nella amministrazione Centinaio, Federico Amadei attuale capogruppo del PD) e su dettagli tecnici come quelli avanzati dai professionisti Luigi Colombo, Davide Turri, Roberto Mascazzini. 

Volti dei nostri amministratori più che soddisfatti alla fine della serata, anche se con pochi applausi dal pubblico: "Ma si sa – sorrideva Marazzini – ha vinto la Spagna, mica l'Italia"

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Marzo 2019
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