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Ex Bernocchi e le “giravolte” dell’assessore Alpoggio

Il PD critica l'assessore per "ansia da prestazione"  sul progetto dell'area dismessa e attribuisce alla amministrazione Centinaio "molti degli interventi edilizi privati presenti oggi in città"

In un comunicato stampa che pubblichiamo di seguito il PD locale torna sull'intervento di riqualificazione dell'ex Bernocchi e critica l'assessore all'urbanistica Gianluca Alpoggio per «ansia da prestazione»  sul progetto dell'area dismessa e attribuisce all'amministrazione Centinaio «molti degli interventi edilizi privati presenti oggi in città».


 Quando abbiamo letto su Legnanonews lo scorso 14 febbraio che è stato fatto il “primo passo verso la riqualificazione” dell’ex Bernocchi, con foto sorridente dell’Assessore Alpoggio che indica sulla mappa di Legnano il sito, abbiamo pensato che fossimo arrivati finalmente ad una svolta. Anche i consiglieri che nell’ultimo Consiglio Comunale hanno chiesto di essere informati hanno probabilmente pensato la stessa cosa. Ma, evidentemente, è l’ennesimo annuncio a cui ci ha abituato l’Assessore Alpoggio. Ansia da prestazione? Infatti, successivamente lo stesso minimizza affermando sulla stampa “Non esiste alcun progetto… In questa fase è iniziato il confronto tra gli attori che hanno interessi sull’area …” ridimensionando la notizia alla sua effettiva portata. Per la cronaca purtroppo è un confronto che sta andando avanti da anni. Nel frattempo è stata convocata la Commissione Consiliare 3a per illustrare “piani e progetti relativi all’ambito di trasformazione 5 ex Bernocchi ed ex Mottana”. Potremo avere contezza delle novità.

Ma, aggiunge però che “Se uno non distingue tra progetto e conferenza di servizi allora non sa di cosa sta parlando. Se queste sono le competenze urbanistiche di chi era al governo prima di noi, non mi meraviglia che per cinque anni la città sia rimasta bloccata” (La Prealpina 22/02/2019). Ancora una volta una affermazione non vera e stizzosa.

Molti degli interventi edilizi privati che possiamo vedere oggi in città sono stati autorizzati e convenzionati dalla precedente amministrazione e tutte le grandi operazioni di rigenerazione urbana sono state riconfigurate con la variante 2.0 del PGT proprio con l’obiettivo di favorirne l’attuazione e tra queste anche l’Ambito 5 Ex Bernocchi. Immancabilmente tutte le volte che l’Assessore parla di grandi operazioni di trasformazione urbana della città di Legnano, omette che sta semplicemente descrivendo quello che è indicato dal Piano di Governo del Territorio vigente PGT 2.0, spacciandole come novità di questa Amministrazione. Ci preoccupa quanto emerso nella recente querelle sul vincolo della Manifattura che l’Assessore non conosce o fa finta di non conoscere comunicazioni ufficiali del Ministero dei Beni Artistici Culturali e Turismo e della Soprintendenza.

Comunque ci spiace deluderlo: sappiamo bene e da molto tempo prima di lui cosa sia una Conferenza di Servizi e cosa preveda il PGT 2.0. Siamo anche consapevoli che operazioni come l’ex Bernocchi e la Manifattura –citando solo quelle su cui abbiamo dialogato a mezzo stampa ultimamente- sono delle sfide urbanistiche impegnative per tutti e che le risorse da mettere in gioco sono rilevantissime sia private sia pubbliche. Nel caso ex Bernocchi il nodo è l’intervento di sistemazione e messa in sicurezza idraulica del fiume Olona, preliminare all’attuazione dell’Ambito. Noi ci siamo per fare la nostra parte, quella che ci compete, in termini politico-amministrativi propositivi. L’abbiamo già detto nelle varie occasioni di confronto su vari temi (la Biblioteca, la Franco Tosi, la Manifattura ecc.) e lo ribadiamo ancora oggi: in fasi storiche come questa, di crisi dei processi di trasformazione della città e di definizione di nuovi orizzonti di sviluppo è decisiva la capacità di essere lungimiranti e di saper mediare con trasparenza tra i vari interessi pubblici e privati in modo sinergico.

Proprio perché le risorse economiche da mettere in gioco sono ingenti è fondamentale usare quelle limitate a disposizione nel migliore dei modi e su questo siamo in disaccordo e lo spiegheremo nel dettaglio in occasione della prossima discussione sul bilancio di previsione. Questa Giunta, in modo miope, non sta privilegiando gli interessi generali e l’investimento sul futuro ma bensì la visibilità immediata e il ritorno in termini di consenso elettorale.

Partito Democratico Legnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Febbraio 2019
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