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Legnano al Centro: “Biblioteca nell’ex Tribunale”

La posizione dell’edificio è strategica, poiché lo colloca in una zona centrale, quasi un hub tra le scuole cittadine, nelle immediate vicinanze di altri poli culturali della città

Legnano al Centro desidera intervenire nel dibattito in atto sul tema nuova biblioteca, con alcune riflessioni che non possono non richiamare il nostro programma che vedeva, tra i temi di maggior spessore, quello della cultura, indispensabile asse trasversale.

I nostri approfondimenti avevano portato ad individuare il palazzo dell’ex tribunale come la sede ideale per una “Biblioteca del XXI secolo”, ossia per una biblioteca ispirata ad una vision al passo con i tempi, con un insieme di spazi e di servizi dedicati e connessi tra loro, volti a soddisfare le esigenze più attuali.

Legnano al Centro vede con piacere condivisa dall’assessore Venturini la nostra vision complessiva, ma riconferma la sua convinzione che l’edifico dell’ex tribunale sia la sede più adatta perché:

. a Legnano sono davvero numerosi gli edifici dismessi che meritano una riqualificazione ed un nuovo utilizzo, prevedendo di non occupare nuovo suolo;

. il palazzo dell’ex tribunale nasce da un progetto architettonico di Guido Canella, ritenuto esempio di pregio del Movimento Moderno, ricerca architettonica che tende ad evidenziare proprio il legame dell’architettura con le attività umane;

– la posizione dell’edificio è strategica, poiché lo colloca in una zona centrale, quasi un hub tra le scuole cittadine, nelle immediate vicinanze di altri poli culturali della città.

Inoltre, pur non escludendo la serena valutazione di altre proposte che potrebbero essere altrettanto interessanti, suscita molta perplessità la proposta avanzata dalla giunta, che non convince per i seguenti motivi:

– il parco Falcone Borsellino è un’anima verde molto apprezzata e frequentata che si apre con una prospettiva di continuità verso la zona Oltresempione, da non occupare con nuove costruzioni; edifici che creerebbero una quinta a chiusura del parco Falcone Borsellino rendendolo un’area meno aperta e visibile, quindi molto meno sicura;

– il progetto a cui la giunta fa riferimento risale al 2008, ben 10 anni fa: riteniamo che una biblioteca dalla vision innovativa e “futuristica” dovrebbe essere realizzata con un nuovo concorso di idee, non con un concorso di progettazione che è una semplice gara d’appalto per l’aggiustamento di un progetto già definito e ormai datato, non realizzato 10 anni fa; ricordiamo che il concorso di idee indetto dal comune di Garbagnate Milanese per la propria biblioteca è costato meno di 10mila euro (primo premio 5mila euro, secondo premio 3mila euro, terzo premio 1.500 euro);

– siamo perplessi anche sugli stanziamenti previsti; la biblioteca di Arese (edificio di 2.000 mq in classe A) è stata realizzata con 3,5 Mio euro su terreno nuovo, perché a Legnano servono 1,5 Mio in più? La biblioteca di Garbagnate Milanese è costata 5 Mio di euro, ma ha una superficie di 3.000 mq, un’arena cinematografica di 200 posti a sedere e un parcheggio a due piani interrati con 100 posti auto;

– perché due edifici, uno nuovo per la biblioteca e l’ex tribunale per gli uffici? Meglio ottimizzare, per salvaguardare spazi e costi.

Aggiungiamo che non sono stati forniti elementi sufficienti per valutare un raffronto tra le possibili soluzioni in termini economici:

– è stato indicato quanto costa riqualificare l’ex tribunale per il trasferimento degli uffici: ma quanto ne costerebbe la manutenzione? Quale vantaggio economico rispetto alla situazione attuale?

– in proiezione, vista la previsione della contrazione degli organici della pubblica amministrazione e di conseguenza del fabbisogno di spazi, è proprio necessario un trasloco degli uffici? Si è tenuto conto del fatto che è in atto una vera e propria rivoluzione che parte dalla digitalizzazione dei processi e che inevitabilmente porterà alla riduzione di organico nella PA (vd. Riforma della PA)?

– non sarebbe più efficace in termini di risorse economiche, di spazi occupati, di riqualificazione di edifici, soffermarsi a valutare attentamente più ipotesi, senza la fretta di concludere un’operazione importante, che dovrebbe essere una risposta duratura nel tempo alle esigenze cittadine?

Comprendiamo che la scelta di costruire su un terreno nuovo presenta meno vincoli, quindi è più veloce e lascia maggiore libertà di azione, ma un impegno per ridurre le numerose aree dismesse della città che rischiano di diventare oggetto di speculazione edilizia è necessario se vogliamo sviluppare un buon tessuto urbano per la Legnano del futuro.

Quindi il suggerimento di Legnano al Centro e contemporaneamente la richiesta, è quello di favorire un maggior approfondimento, meno frettoloso, che coinvolga in modo costruttivo e non solo informativo le commissioni consiliari preposte, perché tutti i consiglieri possano realizzare il loro vero ruolo di “consiglieri”, ossia di coloro che, per un bene collettivo, possano esprimere pareri e consigli.

Legnano al Centro parteciperà alla conferenza stampa di domenica 25 febbraio, Palazzo Leone da Perego, ore 11.

LEGNANO AL CENTRO

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Febbraio 2018
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