Confcommercio Legnano: «Servono regole chiare, capisco chi sta chiudendo»
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«Occorrono regole certe, la libera interpretazione crea troppa confusione». Questo il grido di Paolo Ferrè, presidente di Confcommercio Legnano, intervistato via skype sull'emergenza coronavirus e il nuovo decreto del Governo, che conferma la decisione di molti negozi, a Legnano e nell'Alto Milanese, di chiudere le proprie attività, nonostante sia loro consentito di tenerle aperte (bar e ristoranti fino alle 18).
[pubblicita] «Il decreto – commenta Ferrè – invita la gente a stare a casa, ma lascia negozi e uffici aperti: a mio parere, o c'è la possibiilità di andare in questi luoghi, o bisogna prendere la decisione drastica di chiudere le attività. Per chi chiude, bisogna però predisporre interventi economici come la sospensione dei pagamenti fiscali e delle utenze. Abbiamo inoltre chiesto al Comune di sospendere anche il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico per il commercio su area pubblica. Ho presentato richiesta scritta; avrei voluto parlarne con il Commissario, ma non sono ancora stato contattato. In tutto questo, tengo a precisare, che la priorità assoluta deve essere la salute».
Confcommercio sta tentando inoltre di mettere insieme le attività produttive del territorio per offrire gratuitamente servizi a domicilio per le categorie più fragili.
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