Nonostante gli esperti in materia continuino a ripetere che il coronavirus non si trasmette attraverso il cibo o per via alimentare, per i ristoranti cinesi il momento è delicato. Secondo una ricerca condotta da TheFork, le prenotazioni online nei ristoranti asiatici sono in “drastico calo” in tutta Italia. A Milano, via Paolo Sarpi si è svuotata. E anche a Legnano i locali che propongono cucina orientale stanno attraversando un periodo difficile.

[pubblicita] La titolare dello Yamakawa, storico ristorante cinese di corso Sempione che da ormai diversi anni ha arricchito la il suo menù con la cucina giapponese, conferma un calo della clientela del 50 % da quando si è diffuso il virus partito dalla città di Wuhan. Eppure nè i titolari, nè i dipendenti del locale sono hanno di recente viaggiato in Cina: «Sono 20 anni che non torno in Cina – ci spiega la titolare -. I miei parenti in Cina abitano lontano da Wuahn e fortunatamente stanno tutti bene. In passato a qualcuno di noi è capitato di tornare a casa per il Capodanno cinese, ma non quest’anno». E anche sul cibo l’attenzione è massima: «Stiamo evitando anche il mercato di Milano – ci spiegano sempre i titolari -. Tutte le materie prime vengono acquistate in zona: alla Metro e all’Esselunga. L’attenzione è massima per essere certi della provenienza». Eppure i clienti sembrano non fidarsi e le ripercussioni anche economiche per i ristoratori sono davvero pesanti.