Il sindaco Gianbattista Fratus ha le idee chiare su cosa si debba fare in piazza San Magno e su cosa non transiterà più, a partire dalle bancarelle gastronomiche che negli ultimi mesi hanno riempito Corso Luini nel fine settimana, proponendo ogni sorta di cibo. Nulla contro la sagra in sè, ma il primo cittadino, come ribadito in campagna elettorale, vede ormai la piazza «sporca, che dà quasi un senso di abbandono. E' sbagliato aver trasformato la piazza nella festa delle salamelle. La pavimentazione ora è da pulire. Sicuramente ci sono altre aree più idonee in città per questo tipo di manifestazione».

Di pareri discordanti i rapprensentati delle associazioni dei commercianti. Per Paolo Ferrè, presidente della Confcommercio Legnano, il problema della piazza sporca a causa degli eventi «è vero, sarebbe bene pensare a manifestazioni di un certo livello, coinvolgendo le attività del territorio», mentre per Cesare Duca, presidente della Confesercenti cittadina, «il problema è sicuramente reale, ma perchè la piazza è stata fatta con quel materiale. Per alcuni eventi, rinunciare però al centro non è il massimo. Agli ambulanti noi abbiamo sempre chiesto di usare accorgimenti per quanto riguarda l'uso soprattutto dell'olio. Ci sono iniziative, come quella del tartufo che sono una chicca, che si possono fare in piazza senza creare forte impatto sul pavimento. Andrei più cauto quindi nell'escludere a pieno ogni iniziativa».

Per Fratus invece bisogna coinvolgere maggiormente le periferie, «non proponendo eventi a spot, ma capendo prima le loro richieste e quello che c'è. Anche le periferie hanno la loro importanza, non solo il centro». In ogni caso, il primo cittadino, prima della sua elezione a sindaco di Legnano, ai nostri microfoni aveva dichiarato che il primo intervento che avrebbe fatto, se fosse stato eletto, sarebbe stata la sistemazione della piazza.