«Massima apertura a discutere e rivedere i criteri per consentire l'attuazione di sagre e fiere sul territorio di Legnano». Dopo il malcontento per l'annullamento di un ampio numero di fiere (24 i dinieghi su 52 richieste), e in particolare del mercatino di via 29 maggio, il sindaco Alberto Centinaio ha ammesso i ritardi e il mancato coinvolgimento delle associazioni di categoria nella stesura delle nuove regole: «Non è mai stata nostra intenzione penalizzare alcun commerciante: le richieste sono tantissime e avevamo bisogno di dare regole, ci venivano richieste soprattutto dagli uffici. Non abbiamo coinvolto, come effettivamente richiedeva la legge, le associazioni di categoria alle quali chiediamo di dare il loro parere. I criteri possono essere modificati». Qui l'articolo: "Annullato il mercato di 29 maggio, malcontento tra i commercianti"

Il regolamento che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 novembre 2016, è stato approvato a febbraio di quest'anno con inevitabili problemi per chi si era organizzato da tempo e aveva già presentato richiesta senza essere a conoscenza dei nuovi criteri. Per ottenere un punteggio maggiore viene richiesta ad esempio la presenza di prodotti a km 0 – ma non si specifica il numero delle bancarelle – o di essere attrattivi per il territorio. Favorito chi espone in concomitanza di celebrazioni religiose, feste o manifestazioni rilevanti per il territorio. Tutti criteri che possono però essere facilmente soggetti a interpretazione. 

Resta il fatto che il mercato di via 29 maggio è stato annullato, nonostante i promotori avessero apportato alcuni accorgimenti dopo il primo diniego : «Il mercato di via 29 maggio non rispettava questi criteri», ha spiegato il sindaco che inizialmente aveva motivato il diniego con la "lotta" tra consorzi di Forte dei Marmi, dalla quale il Comune voleva rimanere fuori per non avere risvolti giudiziari. «Come sindaco devo sapere chi viene sul territorio – ha detto raddrizzando il tiro – ma se gli organizzatori avessero rispettato i criteri avremmo dato loro l'autorizzazione».