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Black Friday: via libera in Lombardia

 Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la norma -. Sconti per l’ultimo venerdì del mese di novembre...

Via libera, in Lombardia, al "Black Friday" la vendita promozionale nel mese di novembre che arriva dalla tradizione Usa. Oggi, martedì 14 marzo,  il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il Progetto di Legge.

«E' una buona notizia –  commenta l'assessore regionale allo Sviluppo
economico Mauro Parolini -, perche' il provvedimento va incontro alle esigenze del tessuto commerciale e stabilisce il contesto di concorrenza leale che ho auspicato, soprattutto per i negozi di vicinato che hanno subito maggiormente i cambiamenti introdotti dalle nuove pratiche di vendita. In questo modo si rimuove il divieto nel mese di novembre, permettendo la piena operativita' del Black Friday e favorendo un nuovo dinamismo nella domanda e nell'offerta per il prossimo periodo prenatalizio».

Anche Renato Borghi, presidente di FederModaMilano e Federazione Moda Italia (e vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia), commenta positivamente l’approvazione della norma (contenuta nelle modifiche al “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere”) che prevede il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti i saldi.

Adesso i commercianti, potranno praticare promozioni, iniziative e sconti per il Black Friday l’ultimo venerdì del mese di novembre.

«Il Black Friday – rileva Borghi – è una festa ‘importata’ che, un po’ come avvenuto per Halloween, si è sempre più radicalizzata anche in Italia. Con questa modifica di legge, proposta dall'Assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, ed approvata oggi dal Consiglio regionale, i commercianti lombardi del settore moda potranno cogliere quest’opportunità alla stregua di tutte le altre regioni. Ora c’è più trasparenza. La norma precedente vietava le vendite promozionali dal 25 novembre e, per il Black Friday, metteva i dettaglianti moda in difficoltà rispetto a catene e grandi gruppi che, con un rischio basso di sanzioni non efficaci come deterrente, tappezzavano siti e vetrine di sconti. Auspichiamo ora controlli più stringenti da parte delle istituzioni locali contro chi continuerà a fare sconti nei periodi non consentiti. Ma soprattutto servono sanzioni proporzionate alla superficie del punto vendita».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Marzo 2017
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