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Per un pugno di recensioni: “Silence” di Martin Scorsese

Il film in programmazione nel fine settimana in Sala Ratti - La recensione di J.J. Bustamante...

Il film è in programmazione al Cinema Ratti di Legnano sabato 21 e domenica 22,  alle 15.00 – 18.15 – 21.15


Silence (2016, 161 min, Martin Scorsese)

«Vivendo nella Little Italy di Manhattan potevi scegliere fra diventare gangster o prete. Io scelsi la via religiosa, ma finii per diventare un regista» 
Martin Scorsese


Inauguriamo la nuova rubrica dedicata al cinema con il ventiquattresimo film di Martin Scorsese. Il tema principale del film è la religione, tema da sempre caro al regista sin da giovane, quella fede cristiana messa al bando nel Giappone del XVII secolo.

Tratto dal romanzo storico "Silenzio" di Shusaku Endo, i protagonisti sono due sacerdoti portoghesi gesuiti (Andrew Garfield e Adam Driver) che si imbarcano in un viaggio verso il Giappone alla ricerca del loro mentore (Liam Neeson) e ben presto si scontrano con la dura realtà riservata ai cristiani.

Il film è diretto in maniera magistrale, Scorsese non sbaglia e realizza fantastici quadri d’arte. La verità è che il tempo per mostrare tutta la tecnica c’è, il film dura 161 minuti, e la bellezza delle immagini in certi istanti della visione del film sembra una grande àncora di salvezza. Il film per quanto sia realizzato molto bene ha una certa “lentezza”. È un film che non ne vuole sapere di correre ma che vuole assolutamente comunicare il suo messaggio anche a costo di appesantirne la visione.

Per quanto riguarda la recitazione, va detto che il cast giapponese merita un plauso, mentre il protagonista Garfield non l’ho visto particolarmente ispirato nella prima parte del film. Per fortuna nella seconda parte tira fuori il meglio di sé, Neeson si vede poco e non convince particolarmente (per uno che lo adora è dura scrivere una frase simile), Driver invece ha dimostrato il talento che ha, peccato che il suo minutaggio all’interno della pellicola è molto ridotto. Gran nota di merito va all’audio. Certi momenti rimangono nella testa grazie all’atmosfera che riesce a incutere su certe scene. Ottimo.

Vista la grandezza del progetto, fa storcere un po’ il naso il montaggio. Non l’ho trovato pulitissimo, e la fotografia, che in qualche occasione perde la continuità tra un’inquadratura e l’altra, ma nulla che comprometta quest’opera d’arte. 

Va detto che non è un film per tutti visto il suo ritmo, ma se si ama il cinema, tanto più se si ama Scorsese nello specifico, bisogna vederlo.

J.J. Bustamante – Make1Movie Production

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Gennaio 2017
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