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Folgore in festa per la salvezza

Con due turni d’anticipo, una meritatissima salvezza nel campionato di 1^ categoria.

La gioia di un bambino è anche quella di correre dietro ad un pallone, sognando di poter un giorno divenire un campione di quello sport magnifico che è il calcio.

La gioia però può anche essere quella rappresentata da un gruppo di persone, innamorati follemente della propria squadra che calca le scene in polverosi campi di provincia, alla ricerca di una vittoria che vale un’intera stagione.

E’ quello che domenica è successo al campo “Pino Cozzi” di Legnano, dove la Folgore Legnano ha guadagnato, con due turni d’anticipo, una meritatissima salvezza nel campionato di 1^ categoria.

Negli occhi di questi uomini vi si leggeva un anno di fatica, di sacrifici, di speranze, con la paura recondita di non farcela e l’essere riusciti in questa impresa, perché di impresa si tratta, ha trasformato atleti, allenatori, dirigenti e tifosi, in tanti bambini innamorati dei loro colori grigiorossi.

Nelle parole del segretario Maurizio Ferrario, tutta l’emozione di quei momenti: “La nostra è stata la vittoria della volontà, del gruppo, nonostante i tanti contrattempi che hanno caratterizzato la stagione, era impossibile pensare di ripetere l’annata precedente che ci aveva visto raggiungere questa categoria dopo tanti tentativi, ora l’asticella si era alzata ma abbiamo saputo avere pazienza, consci che i mezzi economici a nostra disposizione erano pochi. Il nostro progetto è quello di fare un passo per volta, l’obiettivo che ci poniamo quello di raggiungere i playoff nel giro di qualche stagione, predicando sempre umiltà e lavorando con serenità. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere speciale questa salvezza, dal tecnico Daniele Fontana, subentrato a Stefano Garantola che ringrazio per quello da lui fatto in tutti gli anni sulla panchina della Folgore, al presidente Idine Mocchetti capace di rivolgersi a tutti noi con parole semplici ma efficaci, Mario Boraschi e Danilo Solbiati direttore tecnico e sportivo, coloro che tengono ben saldi i legami tra squadra e società, Giorgio Benazzi, l’accompagnatore ufficiale della Folgore, Luigi Fileni factotum grigio rosso ed infine Renato Giorgi, Omar Monzani ed Onofrio D’Ambrosio nostri preziosi collaboratori”.

Cosa aggiungere ancora di non detto da un grande dirigente quale è Maurizio Ferrario? Si potrebbe scrivere un libro su di lui e sui suoi pensieri post partita, lui che vive ogni gara come se fosse una finale di Champions, lui che è stato spesso definito come il poeta del calcio legnanese, un uomo che vive questo sport come un grande amore giorno dopo giorno.

Concludiamo con una sua citazione sul definire questa salvezza ottenuta dalla “sua” Folgore: “Stravoluta, stracercata, strasognata”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Aprile 2018
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