"La prima vittoria ufficiale in campionato la dedico a tutte le persone che mi stanno aiutando in questo percorso. La dedico a tutti i tifosi lilla che sognano come me…la dedico ai magazzinieri agli addetti al bar a chi sta alla biglietteria….ma soprattutto a mio padre, perchè oggi, come quando giocavo nelle giovanili lilla, abbiamo esultato e gioito insieme per la maglia lilla". Il pensiero rivolto a papà da Giovanni Munafò, presidente lilla, è l'omaggio di un figlio che sa bene quanto ci sia di "Lillo" in questo progetto che rilancia l'immagine dell'Ac Legnano in città e nel panorama calcistico nazionale.

Letterio Munafò è vicino al calcio legnanese da oltre 25 anni, non solo rappresentato dall'Ac Legnano di cui è stato vicepresidente con la gestione Villa, ma anche da tante altre realtà dilettantistiche. Lillo, come lo chiamano gli amici, è un legnanese che sta dedicando tanto tempo allo sport, alla politica, all'associazionismo. 

Oggi, restiamo in ambito calcistico.  Letterio Munafò, anche se in maniera defilata, sostiene questo nuovo progetto che ha una finalità ben precisa: restituire a Legnano un movimento calcistico amato dalla gente e credibile.

Alla prima gara ufficiale, le tribune dello stadio hanno accolto circa 300 appassionati. Un numero modesto. Il progetto della famiglia Munafò decollerà, al di là dei risultati in campo, se ci sarà un contributo dalla città. Lasciare soli Giovanni e i suoi collaboratori non contribuirà certo alla riuscita di questo impegno. 

L'abbiamo già scritto e ne siamo sempre convinti. Il calcio lilla è al capolinea. Se non ce la farà la famiglia Munafò, così appassionata, così motivata, così decisa nella sua azione, non vediamo come qualcun altro possa realizzare il sogno di un Legnano di nuovo nel cuore dei legnanesi e nel calcio che conta.