Festeggiare il Natale davanti a tutti ha un sapore particolare. In attesa di completare l’opera, nell’insidiosa trasferta di Brusuglio, la Pallacanestro Cerro Maggiore si è trovata presso il ristorante “Corte Lombarda” a Cantalupo per la consueta cena di Natale. Risate, sorrisi hanno accompagnato tutta la serata, chiusasi con il consueto scambio di regali.

A fare gli onori di casa il presidente Alberto Bombelli insieme a tutta la dirigenza. Tra il serio e il faceto, in pieno stile Cerro Maggiore, il numero uno biancoblu ha voluto rendere merito ai protagonisti di questa prima parte di stagione. «Arrivavamo da una stagione fallimentare e in estate avevo parecchie preoccupazioni. Invece devo dire che il Toro (Alessandro De Tomasi, nda) e Mattia (coach Botti, nda) mi sono stati molto vicini. Un plauso particolare a Mattia che sta facendo risultato anche con qualche infortunio di troppo. Ecco, quel che chiedo al nuovo anno è un pizzico di fortuna per essere al gran completo quando arriverà il momento decisivo della stagione».

Anche coach Mattia Botti è soddisfatto dei primi quattro mesi stagionali: «Sono particolarmente contento di allenarvi – le parole dette direttamente alla squadra – e sono contento di vedere sempre tutti in palestra nonostante gli infortuni. Dobbiamo continuare così, è vero che abbiamo avuto qualche problemino fisico di troppo ma la fiducia non è mai mancata e sono certo che ci toglieremo le nostre soddisfazioni».

A nome della squadra, invece, non poteva non parlare Sebastiano Puglisi, da questa stagione capitano della Pallacanestro Cerro Maggiore: «Abbiamo formato fin da subito un bel gruppo e di questo bisogna rendere merito al Toro e a tutta la dirigenza. Sappiamo che possiamo migliorare su alcuni aspetti, ma direi che siamo sulla strada giusta e aver agganciato la vetta prima di Natale ci ha dato un’ulteriore carica in vista del prosieguo della stagione».

Tra una portata e l’altra, poi, anche i discorsi dei nostri under incentivati dai senior. Potremmo mettere il virgolettato, ma sveleremmo l’ingrediente segreto che sta caratterizzando la Pallacanestro Maggiore fin qui.

Paolo Andrea Zerbi