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La capolista Omegna respinge la Sangio

Ai Draghi non sono bastati uno splendido avvio di primo quarto e 25 minuti di buona pallacanestro per piegare la solidità di Omegna

Non sono bastati uno splendido avvio di primo quarto e 25 minuti di buona pallacanestro per piegare la solidità di Omegna. I ragazzi di coach Quilici, nonostante il grande impegno profuso sul parquet di Verbania, si sono dovuti piegare alla forza di un avversario di altissimo livello, che, trascinato dalla qualità di giocatori come Arrigoni, Grande e Balanzoni, non ha lasciato scampo all "armata bluarancio". La fisicità dei padroni di casa e i numerosi rimbalzi conquistati hanno permesso diversi doppi possessi che nel computo totale dell' incontro hanno molto pesato sull'esito finale.

Per i Draghi sono da sottolineare nonostante il risultato negativo al referto, le prove di Pietro Bocconcelli per lui 14 punti con 4/6 da tre, la buona prova difensiva di capitan Toso e il dinamismo di Rota per lui 11 punti. I più esperti come Parlato, Cozzoli e Scali hanno messo tutta l'energia necessaria in campo per dare un "impronta" positiva al match, come Di Ianni e Roveda, ma purtroppo Omegna si è dimostrata una corazzata impenetrabile

In avvio di primo quarto la Sangio parte fortissimo e con la doppia tripla firmata Bocconcelli – Rota, un contropiede di Rota ed un appoggio da sotto di Toso si porta in un lampo sul 10-0. Omegna apparentemente frastornata, non si disunisce e, spinta da Arrigoni, Balanzoni e Samoggia, accorcia le distanze. Con le triple di Scozzoli, Parlato e Di Ianni i bluarancio provano nuovamente ad allungare, ma D'Alessandro prima e Grande successivamente con una tripla sulla sirena riporta Omegna in scia a – 5. Il quarto si chiude 20-25 a favore dei ragazzi di Quilici.
Le percentuali al tiro crollano vistosamente nel secondo quarto e i padroni di casa con la fisicità di Balanzoni sotto le plance e la precisione in campo aperto di Arrigoni, Samoggia e Cantone, superano di slancio i Draghi che tentano di rimanere incollati al match con le triple di Bocconcelli e di Parlato. Si va al riposo lungo sul 44-38 per la Fulgor.
Nel terzo quarto Omegna pressa molto bene in difesa e la Sangio soffre in fase di costruzione non trovando dei buoni tiri. I rossoverdi sull'asse Grande e Balanzoni allungano. Con la tripla di Cozzoli ed i canestri di Scali e Rota e quelli di Toso e Colombo sotto il tabellone e dalla lunetta, i Draghi provano a rimanere in partita. Omegna non si scompone e con le triple di un Grande ispiratissimo, di Samoggia e D'Alessandro si porta sul +14 68-54.
Nell'ultimo periodo i Draghi non riescono a reagire e con i canestri di Bocconcelli provano a contenere il gap, ma Omegna ormai in ritmo al tiro affonda il colpo con Grande, Donadoni ed il solito Arrigoni, chiudendo il match sul +22 ed aggiudicandosi una vittoria meritata 87-65.

«Omegna é una squadra più forte di noi, probabilmente la migliore del campionato – commenta coach Daniele Quilici –. Siamo stati bravi per 25 minuti a star lì. Quando siamo tornati dagli spogliatoi sotto di 6, abbiamo avuto la forza e il coraggio di tornare sotto. Poi però abbiamo perso un paio di possessi, concedendo qualche rimbalzo di troppo e li il margine si è dilatato. Sul 60-51, che poi è diventato 62-51 dopo il time out, abbiamo perso un po' di serenità in attacco e un po' di concentrazione in difesa. Teniamo buoni i primi 25 minuti perché abbiamo giocato una buona partita contro un avversario migliore di noi e più forte fisicamente, che ci ha messo in difficoltà in maniera relativa. Ora dobbiamo lavorare sui 15 minuti dove abbiamo perso la partita. Anche questa come le altre sconfitte fa esperienza e dobbiamo trarne insegnamento sia sul livello di tensione nervosa, sia su come dobbiamo giocare nei momenti di difficoltà, perchè finora a tratti é andata bene e a tratti é andata male. Tutto sommato mi viene da dire che siamo cresciuti e migliorati rispetto le prestazioni difensive delle due sconfitte contro Vigevano e Varese».  

«Omegna ha giocato una grande partita – gli fa eco il presidente Carlo Ponzelletti –. Noi siamo stati bravi nei primi due quarti, concentrati sulle cose giuste da fare e direi che le abbiamo fatto bene, con delle punte di gran gioco. Vorrei sottolineare le prove di Toso e Bocconcelli. Nella prima parte abbiamo fatto quello che dovevamo fare, poi dal terzo quarto in poi, loro da grande squadra quale sono, non hanno avuto nessun tipo di flessione, mentre noi abbiamo perso il bandolo della matassa sia in attacco che in difesa subendo la loro fisicità e concedendo troppi doppi possessi. Al di là della sconfitta é tutta esperienza contro una squadra di livello e grandi giocatori. Se vogliamo raggiungere questo livello dobbiamo essere più continui, molto più concentrati, lasciando da parte soprattutto alcuni personalismi che al nostro gioco nuociono moltissimo».

LTC Sangiorgese Basket

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Novembre 2018
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