La fortuna aiuta gli audaci e dopo una partita altalenante, tra momenti di sofferenza con basse percentuali realizzative ed altri con break importanti, i Draghi sono riusciti ad allungare la serie positiva, e con il terzo successo consecutivo ai danni di un Alba coriacea, adesso guardano tutti dall'alto della classifica. 

Ad Alba non è bastata una super partita dell'ex Luca Antonietti, che con 28 punti e 12 rimbalzi conquistati é stato l'mvp del match. I ragazzi di coach Quilici, seppur dopo un avvio a rallentatore e sterile nelle percentuali al tiro, con testa e gambe sono riusciti ad uscire da una situazione difficile, riuscendo con tenacia ad aggiudicarsi la posta in palio. Eugenio Rota ancora una volta ha preso per mano la squadra, che con Scali e Cozzoli ha piegato le velleità dei langaroli. Parlato nel momento più complicato del match ha dato la svolta decisiva, Di Ianni factotum ha coperto ogni parte del campo ed è stato determinante quando per diversi minuti ci siamo trovati senza Toso e Colombo limitati dai falli. Roveda come sempre si è fatto trovare pronto giocando con grande personalità ogni volta che é stato chiamato, come Bocconcelli che uscendo dalla panchina ha portato punti preziosi. Successo importante che proietta la Sangio con il giusto morale alle prossime due trasferte molto difficili di Empoli e Vigevano.

Nel primo quarto i Draghi fanno fatica a trovare la via del canestro. Troppo precipitosi nella fase offensiva, subiscono l'aggressività di Alba che con Antonietti, Pollone e Danna cercano subito la fuga. La Sangio prova a fare quadrato e grazie alla tripla di Cozzoli, ai canestri di Scali, Roveda, Di Ianni e Toso prova a rimanere in scia. Alba risponde con la bomba di Tarditi e chiude in vantaggio sul 18-13.
I Draghi sono troppo faraginosi e nei primi 7 minuti del secondo quarto mettono a segno solo 3 punti. I langaroli con un funambolico Antonietti, la tripla di Danna e Dell'Agnello provano ad allungare, ma i bluarancio negli ultimi 3 minuti del periodo ritrovano ritmo ed aggressività e con un parziale di 10 a 0 rientrano in partita. Le bombe di Cozzoli, Rota e Bocconcelli piegano la difesa dei piemontesi e la Sangio con un quarto da 22-15 va al riposo lungo avanti di 2 sul 35-33.
Nel terzo quarto domina l'equilibrio anche se si viaggia a corrente alternata da ambo i lati. Roveda e Rota creano scompiglio e mettono canestri pesantissimi. Antonietti e Del Agnello però ribattono colpo su colpo, ma grazie ai canestri di Colombo i blu arancio riescono chiudere sul +4, 55-51.
Nell'ultimo periodo Alba spinge sull'acceleratore e con le triple di Pollone e la freddezza dalla lunetta di Antonietti ribalta la partita. La Sangio sembra stentare e nel momento migliore dei langaroli, con la classe di Parlato ed un pizzico di fortuna trova 5 punti consecutivi che ad un minuto dalla sirena riportano sotto i Draghi. Il PalaBertelli è una bolgia e a 28" dalla fine Scali infila la tripla mortifera che chiude l'incontro sul 72-70.

«É stata una bella partita contro una squadra organizzata e atipica che ci ha messo in difficoltà – ha commentato il presidente Carlo Ponzelletti –. Abbiamo fatto fatica in attacco, soprattutto nei primi due quarti. Bene Rota che ci ha tenuto a galla nei momenti di difficoltà, come Di Ianni che si sta ritrovando e ci potrà dare molto da qui in avanti. Le tre vittorie consecutive ottenute sono un' ottima iniezione di fiducia. Sappiamo di potercela giocare con tutti e guardiamo alle prossime due trasferte di Empoli e Vigevano, seppur complicatissime, con fiducia. Con questo tipo di approccio, non possiamo che essere soddisfatti».

«La partita è stata un filone unico, di due squadre che per motivi diversi hanno iniziato con alti e bassi – gli ha fatto eco coach Daniele Quilici –; noi perché giocando in maniera dispendiosa, abbiamo sofferto una settimana difficile a causa degli infortuni, loro perché si sono trovati senza due pedine importanti come Ielmini e Terenzi. Abbiamo fatto fatica seppur in maniera diversa a trovare un certo ritmo offensivo. Alba ha difeso bene togliendoci molte sicurezze soprattutto a inizio gara. Abbiamo perso la fluidità e l'entusiasmo che ci dovrebbe contraddistinguere; viceversa siamo stati bravi strada facendo a trovare dei break che partendo dalla difesa e dalle palle recuperate ci ha permesso di rialzare il ritmo per trovare un minimo di continuità offensiva. Certo la bravura è stata quella di emergere da situazioni complicate anche con un pizzico di fortuna, ma questo fa parte anche del gioco. Sicuramente dovremo riguardare la fase dei rimbalzi perché abbiamo concesso qualche possesso di troppo a causa dei falli che per lunghi tratti ci hanno privato degli interni, limitando la nostra presenza sotto canestro. Loro sono una squadra fisica, energica e giovane ed era normale che potessero prendere dei vantaggi in quella zona del campo. L'obbiettivo ora non è guardare la classifica, ma giocare per crescere sia in campo che come individui».

LTC Sangiorgese Basket