PALLACANESTRO LISSONE-PALLACANESTRO CERRO MAGGIORE 62-36

PALLACANESTRO LISSONE: Gatti 4, Morse ne, Collini 10, Riva 6, Cogliati 8, Mladenovic 2, Danelutti 5, Meroni 18, Squarcina 3, Morandi ne, Tedeschi 4, Meregalli 2. Allenatore Dante.

PALLACANESTRO CERRO MAGGIORE: Cassano 4, Morandi ne, Marranzano 3, Puglisi, Rossetti 7, De Tomasi 1, Trentini 2, Antonini, Beretta 7, Meraviglia ne, Bianchi 5, Girardin 7. Allenatore Legramandi.

L’ultimo turno della Poule Salvezza segna un pesante passo indietro e rischia di minare alcune certezze in casa Pallacanestro Cerro Maggiore. I ragazzi di Roberto Legramandi non chiedevano granché dalla trasferta di Lissone, ma dopo aver segnato 80 punti e aver trascinato Gardone al supplementare la scorsa settimana, ecco che in Brianza tornano tutti i fantasmi legati alle problematiche offensive.

Soltanto 36 i punti segnati in quaranta minuti, con il totale black out dell’ultimo quarto (21-2) che è decisivo nella sconfitta finale. Già, perché la parità dura fino all’intervallo lungo (25-25). Si segna poco, ma l’aridità offensiva colpisce non soltanto Cerro Maggiore ma anche Lissone che fatica a scardinare la difesa biancoblu. Nella ripresa, però, Collini è più incisivo sotto i tabelloni (10 punti con 5/5 dal campo e 9 rimbalzi) e Meroni è trascinatore per un Lissone che scappa via grazie anche ai suoi 18 punti finali.

Cerro Maggiore alza bandiera bianca, chiudendo senza giocatori in doppia cifra e segnando soltanto due punti nell’ultimo quarto. Un passo indietro rispetto al recente passato, ora la salvezza passa dalle sfide da dentro o fuori dove i milanesi sono consapevoli di dover compiere anche qualche blitz esterno.

Paolo Zerbi