Un fine anno all'insegna della festa più vera, al Legnano Basket, caratterizzata da una magistrale prestazione contro la "Juventus di A2" (definizione… bertiniana), da un parterre difficile solo da immaginare qualche tempo fa, da un'altra idea geniale del presidente Tajana (via qualsiasi barriera tra tribune e campo), dalla conferma che solo il basket può offrire un post-gara così amichevole e cordiale.

Della vittoria così meritata dai Knights si è già detto in fase di cronaca (qui il servizio di sabato 30), passiamo quindi a ricordare qualche nome tra i 2mila presenti al PalaBorsani, dimostrazione dell'interesse che la pallacanestro legnanese sa suscitare a livello nazionale. Anzitutto Mara Invernizzi, vicepresidente della FIP. Accanto a lei, Tony Cappellari, quindi Bruno Arrigoni, Filippo Faina e Enrico Campana.

Proprio da quest'ultimo, prima firma del basket, capo dei servizi olimpici e inviato della Gazzetta dello Sport per 25 anni, i complimenti per il lavoro svolto dalla redazione-video di Legnanonews. Dopo una prima presenza, intervistato da Gaia Accoto in "Step Back", Campana di sua iniziativa è tornato in video nel dopo-gara per commentare entusiasticamente la vittoria di Legnano: "Ho sempre pensato e detto che Tajana avrebbe avuto successo già da quando era in serie B. Questa serata, questo modo di gestire società e squadra, queste vittorie mi convincono sempre più di quella previsione".

Marco Tajana è conosciuto come un presidente innovatore e anche ieri lo è stato. Così, dopo essere stato il primo a far risuonare le note dell'Inno di Mameli in un palazzetto di basket (oggi diventato obbligatorio su tutti i campi), dopo aver ideato la conferenza stampa del dopo-gara al centro del parquet, ecco un'altra genialità: via qualsiasi barriera tra tribune e campo da gioco, via ogni ostacolo tra spettatori, giocatori e arbitri. Ieri sera, l'iniziativa è piaciuta. Nessuno si è guardato bene da creare tensione e, forse, il fatto che nulla ostacolasse il contatto è servito ancor più da "muro" tra chi guardava, chi giocava e chi arbitrava. Un muro invisibile, rispettato e gradito a tutti.

Il prossimo non è un merito esclusivo di Tajana, ma di tutto il basket. L'incontro nel dopo-gara tra giornalisti e tecnici, tutti insieme dietro la scrivania, vincitori e vinti, è un momento che piace. Dimenticate le tensioni della partita, una analisi serena della gara è l'aspetto che concilia, che fa amare ancor più questo sport e il nostro lavoro, anche se per la diretta video ci attiviamo 4 ore (!) in anticipo e lasciamo il palazzetto un'ora e mezza dopo l'ultima sirena.

Infine, una nota sul pubblico. Palaborsani pieno. Circa 200 gli spettatori da Casale. Le feste di fine anno hanno tenuto lontano tanti legnanesi ed è stata una fortuna, perchè altrimenti come avrebbero fatto Tajana e i suoi a trovare un posto per tutti questi sostenitori? Ma anche così è stato un impegno non facile. Si è dovuto aprire uno spogliatoio per liberare alcuni servizi igienici, attivare un punto ristoro di fortuna e predisporre uno staff che controllasse le due tifoserie prevenendo qualsiasi contatto. Per fortuna, non è accaduto nulla di grave, anzi il reciproco rispetto ha portato a vivere la partita in un clima proprio da… fine anno. Festoso e amichevole.

Bravi tutti e arrivederci a mercoledì 3 gennaio (20.30 sempre al PalaBorsani) per il recupero contro Scafati.

La redazione video di Legnanonews (Foto di Luigi Frigo)