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Cerro Maggiore: svolta e continuità

 Domenica pomeriggio (palla a due alle ore 18) al PalaOlympia contro Opera...

Svolta e continuità. Queste le due parole d’ordine in casa Cerro Maggiore. Cercando quella fiducia che ha contraddistinto i biancoblu nella stagione passata e che deve essere caratteristica fondamentale anche in C-Gold. Pur, ovviamente, con obiettivi diametralmente opposti.

Gazzada da mettere alle spalle, anche se non tutto va buttato, per concentrarsi solo e soltanto su Opera, prossima avversaria domenica pomeriggio (palla a due alle ore 18) al PalaOlympia. «Sono una squadra giovane, che fa del penetra e scarica il suo punto di forza, cercando con costanza l’uno contro uno sia per attaccare il ferro che per trovare la soluzione migliore nel tiro da fuori», spiega la coppia Legramandi-Botti. Vietato abbassare la guardia, quindi, perché classifica alla mano Opera è avversario con cui far punti ma che al tempo stesso è sulla stessa barca di Cerro Maggiore.

Il pizzico d’esperienza in più è dato da Claudio Velardo, lungo classe ’81 che viaggia a 13.5 punti di media a partita. Non l’unico terminale, però, visto che coach Telesi può anche contare sui tiri da fuori di Davide Vercesi e Giosuè Hamadi oltre che sul fisico di Simone Tonella, playmaker in grado di agire anche in post basso. «Non dobbiamo farci condizionare dall’ultima gara contro Vigevano che fa poco testo, Opera è una squadra che concede poco in difesa e che va contenuta sulle loro presentazioni».

E Cerro? Il morale non può essere alle stelle dopo una sconfitta, ma proprio il giorno successivo la partita con Gazzada è arrivata la notizia della paternità di Valerio Antonini (la compagna Denise ha dato alla luce il primogenito Leon). Sul parquet, invece, torna a disposizione Michele Cassano mentre sono da valutare le condizioni di Riccardo Gerardin ma il classe ’97 sarà sicuramente a disposizione di coach Legramandi. Che lavora per coinvolgere sempre più Rossetti nei giochi offensivi e che chiede al suo leader Beretta di trovare la fluidità con il canestro che l’ha sempre contraddistinto nelle stagioni precedenti. In una parola: continuità. Necessaria per quaranta minuti, per prendersi due punti che sono a dir poco fondamentali.

Paolo Zerbi

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Ottobre 2017
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