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Sangio ai playout contro Firenze

Al PalaBertelli, domenica 7 maggio, inizio ore 18...

Il futuro. Tutto in due settimane. Giorno più, giorno meno. Dimenticando tutto quello che c'è stato negli otto mesi precedenti perchè i playout, ovvero gli spareggi per la salvezza, rappresentano davvero un'altra storia. Un altro campionato. In casa Basket Sangiorgese lo sanno perchè i playout li hanno già fatti, e vinti, lo scorso anno quindi per il secondo anno consecutivo si accosteranno ad un appuntamento delicato, quello contro Pino Firenze (al PalaBertelli, domenica 7 maggio, inizio ore 18) con un atteggiamento realisticamente consapevole.

"Il passato è come acqua che non macina più. Macerarsi sugli errori o – dice Silvano Picarelli, coach del Basket Sangiorgese -, fare esercizi dedicati al rammarico serve ben poco. Da oltre un mese sappiamo che per restare in categoria dovremo passare indenni le "forche" dei playout quindi tanto vale presentarsi agli spareggi con dentro tutta la carica possibile e la grandissima voglia di rivincita, tipica di chi ha qualcosa da farsi perdonare. Elementi mentalmente indispensabili che dovranno trascinarci nelle gare per la salvezza. Nessuno di noi dimentica infatti che i playout sono l'esito amarissimo di tre-quattro gare perse malamente. Partite in cui, un po' per colpa nostra; un po' per cause esterne ci siamo fregati con le nostre mani. Detto questo, vogliamo che i playout rappresentino il punto di riscatto di una stagione poco felice, dalla quale attendevamo sinceramente qualcosa in più".

Come arrivate al momento clou dell'annata?

"In questo momento la definizione del nostro stato d'animo prevalente è: tensione, ma tutti noi ci auguriamo che dopo il salto a due tutto si stemperi e si trasformi in energia positiva perchè è anche vero che un playout da giocare avendo il vantaggio del campo e del nostro pubblico è una situazione che dovremo girare comunque a nostro vantaggio".

Piano gara per affrontare Firenze?

"La formazione toscana è un buon mix tra l'esperienza di giocatori esperti come Magini, Marmugi, Galmarini, Rugolo e l'impatto garantito da giovani come Passoni, Terenzi, Filippi, Di Giacomo, che hanno talento fisico e atletico. A Firenze dovremo rispondere sfruttando le nostre armi: l'esperienza e la classe del nostro quartetto di esperti – Benzoni, Priuli, Tomasini e Tommei -, l'entusiasmo e la vitalità profusi dai nostri giovani e un ingrediente fondamentale per poter superare le difficoltà che certamente affronteremo: il coraggio. Il coraggio di togliersi spazzare via tutte le paure e di giocare e vincere, tutti insieme, la nostra battaglia".

Massimo Turconi

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Maggio 2017
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