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Runners Legnano: piccoli (e grandi) podisti crescono

A Rescaldina, seconda tappa di Estate… correndo 2018

Un vecchia canzone diceva “sarà capitato anche a voi, di avere una musica in testa …” (so che avete cantato mentre leggevate): bene, consentitemi di parafrasarla così “sarà capitato anche a voi, di avere una squadra nel cuore …”. Ebbene sì, a me è capitato: e non parlo delle stranote A.C. o di qualche strabiliante compagine americana, ma parlo della MIA squadra, di quel gruppo di persone che, canottierate di rossonero, colorano le strade cittadine e non solo, correndo con tutta l’allegria e l’energia che lo sport regala, come avvenuto ieri nella seconda tappa del circuito Estate…correndo.

Era una squadra variegata quella presente l’altro ieri a Rescaldina: c’erano quelli nati per correre, come la giovane Federica Cozzi che si è guadagnata il secondo posto correndo 5,7 km in poco più di ventuno minuti, ad un passo medio di 3’51” al km, cioè lo stesso tempo che io impiego ad allacciarmi le scarpe, e che è stata l’ orgoglio di tutti o come Valentino Mangia, che di andare “lentino” non ne ha proprio l’intenzione a dispetto del nome, posto che ha girato ad una media di 3'35” al km; c’erano quelli che ci credono sempre e ci danno dentro perché il fisico li assiste, guidati da Fabrizio Caldiroli che miete Ironman a più non posso (come Valentino d’altronde) e sfoggia muscoli optionals di nuova generazione sconosciuti ai più, con la giovane e bionda fidanzata che lo immortala a comando a distanze che non vanno mai bene; c’erano i giovani che sgambettano allegri come se la fatica li sfiorasse appena, come i fratelli Pattano, che si sfottono e si sostengono a vicenda e ad ogni gara pesano sempre meno; parimenti presenti gli innamorati di Garbagnate (Monica e Massimo), i belloni Federico Effalli e Roberto di Bari e mettiamoci pure Paolo Marani, che corrono davvero e si vede, ma poi reintegrano i sali persi a fine gara con una meritatissima media chiara a fior di labbra; c’erano pure “quelli che aspettano… che qualcuno li costringa a correre”, come Francesco Pantano e Magda Marando, che indossano gli scarpini un po’ perché la tregua con la bilancia è temporanea e fugace ed un po’ perché l’unione fa la forza; ed infine c’erano quelli come me, cioè i comuni mortali, perché io la signora con la falce la guardo negli occhi ogni volta che arrivo a pochi metri dal traguardo e quando taglio la linea d’arrivo mi tasto il polso (e non solo) per confermare ai miei congiunti che anche per stavolta possono astenersi dal chiamare il medico legale per la constatazione del decesso. Il vantaggio è che andando piano esco da Dio nelle fotografie!

Ieri sera a Rescaldina abbiamo corso, sputato l’anima, sudato sangue, e ci siamo nutriti di tutte le specie di zanzare e moschini che invadevano le strade della cittadina – tanto che ai ristori unitamente all’acqua elargivano bustine di salsa barbeque – e siamo arrivati alla fine come inseguiti da alligatori affamatissimi (e qui, signori, di roba da mangiare ce n’è! Guardate che cosce, un bel San Daniele a zampa corta!).

E sicuramente tutti (ma forse sarebbe meglio dire tutte), dopo la corsa ci siamo pesate (togliendo anche gli orecchini), per constatare che mezz’etto di coppa se n’era andato. Ovvio che l’essersi buttate subito dopo a capofitto su una pinta di birra ed una salamella rusticana ci ha restituito la coppa con gli interessi dal dovuto al saldo…

Ma come faccio a spiegarvi quanto è bello ritrovarsi tutti insieme prima di una competizione, con l’adrenalina che – nolente o volente – scorre nelle vene di tutti? Quanto è stato meraviglioso ritrovarsi poi a fine gara, devastati dalla stanchezza, schifosamente sudati, ma vivi ed allegri, attendendo che la nostra stellina Federica fosse premiata, come anche la nostra squadra per numero di partecipanti? Come potete capire quanto aggregante sia allenarsi insieme, anche solo per sconfiggere il “logorio della vita moderna”, d’inverno, bardati come eschimesi, con le mani viola che fanno un male cane ed il naso a fontanella, o d’estate, seminudi in perenne combattimento con allergie e zanzare? Come posso trasmettervi l’allegria che si prova quando vedi per strada uno con la tua stessa maglia rossonera, che magari hai visto una volta sola e ti saluta sorridendo perché lo sport è anche questo (io che non vedo un ciufolo saluto tutti, alberi e parchimetri inclusi)? Sapete come potete fare a provare tutto ciò? Semplice: venite con noi (mi sembra di essere Guido Angeli che promuove Aiazzone… “provare per credere…”)! Quindi, vi aspettiamo?  

Un grazie a chi ci sostiene :

U.S. LEGNANESE-ANDREA PATERNOSTRO.AUTOCENTAURO

Mirta Marando

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Giugno 2018
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