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Meningite, secondo caso a Legnano

Ultimo aggiornamento del primario Viganò -. Il canegratese resterà in osservazione per 48 ore..

Aggiornamento delle 16.42: il dottor Paolo Viganò primario dell'Unità Operativa di Malattie Infettive ci segnala che «Sono stati profilati 20 persone tra il pronto soccorso, l'ambulanza e il personale della Tac. Il sierotipo individuato è di tipo C. Il problema per il paziente è certamente la meningite ma, c'è una particolare attenzione per la sepsi in corso. Quindi l'uomo resterà in osservazione per 48 ore. Un nuovo aggiornamento è previsto per la mattinata di domani, martedì 10 gennaio».


Nuovo caso di meningite all'ospedale di Legnano. Si tratta di un canegratese di 50 anni ricoverato ieri, domenica 8 e attualmente in prognosi riservata. L'uomo è arrivato al pronto soccorso cittadino e in si trova nel reparto Rianimazione: è vigile e le sue condizioni sono stabili.

Gli accertamenti clinici, inizialmente, hanno evidenziato segni di sepsi con presenza di stafilococco nel sangue (responsabile della sepsi). Stamattina, lunedì 9 gennaio, è arrivata la conferma dall'analisi microbiologica che il paziente è affetto da meningococco (il ceppo non è ancora stato individuato). 

L'Asst tranquillizza «è tutto sotto controllo». E' stato avviato il percorso di profilassi sia per il personale del pronto soccorso che tra i contatti del paziente (per quest'ultimi se ne occuperà l'Ats).

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in giornata, ha così commentato «L'uomo è vigile e contattabile, le sue condizioni sono stabili. L'evidenza del meningococco ha reso necessario il percorso della profilassi nei contatti del paziente e nel personale del pronto soccorso».

Il primo caso, ricordiamo, è invece riferito al 49enne di Busto Garolfo (ricoverato durante l'Epifania) che non risultata affetto da meningite contagiosa clicca qui per il servizio precedente. Quest'ultimo è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive: «Le indagini microbiologiche – ha spiegato sempre l'assessore Gallera –  hanno evidenziato una meningite da pneumococco il cui trattamento antibiotico ha portato un netto miglioramento delle condizioni dell'uomo. Ribadiamo che, come da norma, in questo caso non si provvede alla profilassi dei contatti».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Gennaio 2017
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