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Potenziata la cura del malato oncologico

Con il contributo della BCC, l'ospedale di Legnano attiva due progetti: sostegno psicologico e inserimento del data manager...

Il tumore non colpisce solo il corpo ma anche la mente, quindi le relazioni umane di un malato oncologico e della sua famiglia possono subire conseguenze negative. 

Per migliorare la cura del paziente e incentivare la ricerca, si sono attivati, all'Ospedale di Legnano, due progetti che vedono l’introduzione della figura del data manager nell’Unità operativa di Oncologia e l’avvio del servizio di sostegno psicologico per i malati e i loro familiari. Iniziativa quest'ultima che vede la collaborazione della delegazione legnanese della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e il contributo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.

I due progetti sono stati presentati nella sala riunioni dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest Milanese alla presenza del direttore generale Massimo Lombardo e del direttore dell’unità operativa di Oncologia dell’ospedale di Legnano Sergio Fava. Presenti all'incontro il  presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Roberto Scazzosi, la responsabile della delegazione LILT di Legnano Anna Daverio e il presidente della Fondazione degli Ospedali Onlus Norberto Albertalli. Con loro anche lo psicologo Francesco Fisichella che, con la dottoressa Silvia Corti, si occupa del servizio. 

«È la dimostrazione concreta del significato di essere banca del territorio – ha affermato Scazzosi -. Ci siamo messi all’ascolto delle esigenze e abbiamo dato una risposta in un ambito particolarmente delicato e sensibile quale quello sanitario. Questa iniziativa si inserisce però in un percorso ormai decennale che ci ha visto e ci vede al fianco della LILT sul tema della prevenzione oncologica».

Soddisfatto, il dg Lombardo ha commentato:«Ricerca, tecnologia, prossimità, parole scelte. La buona cura fonde tutte queste componenti. Ogni giorno il nostro sforzo è migliorare la scienza di vivere, per assicurare il maggior bene possibile al malato. E il contributo della banca si fa alleato nel nostro intendimento. Per questo il nostro è un grazie a tuttotondo».

L’inserimento delle figure dello psicologo e del data manager oncologico ha un preciso obiettivo: «Migliorare le condizioni di vita del paziente oncologico». Infatti, come spiega il dottor Fava il data manager è una figura professionale molto qualificata che si occupa della gestione degli studi clinici. «È un profilo professionale relativamente nuovo, purtroppo non ancora previsto nell’organico ministeriale, che va ad inserirsi nell’ambito della ricerca clinica – ha spiegato il dottor Fava -. A questa figura vengono affidati la gestione e il coordinamento pratico delle sperimentazioni in corso; il data manager mira ad assicurare il corretto andamento delle stesse e il mantenimento della loro qualità, verificando che la conduzione dello studio clinico e la raccolta dei dati siano svolte in accordo con i rigidi criteri normativi che ne garantiscono il rispetto della scientificità e dei principi etici».

Una figura che Fava non ha esitato a definire «fondamentale» perché «l’oncologia è un ambito in costante evoluzione e richiede continui aggiornamenti. La ricerca è importante come la pratica clinica quotidiana perché permette di partecipare direttamente allo sviluppo delle innovazioni. Avere la disponibilità di una risorsa dedicata a studi sperimentali sia nazionali, sia internazionali che garantiscono l’evoluzione dei trattamenti oncologici è un’importante occasione che va a vantaggio di tutta l’oncologia, ma soprattutto dei pazienti. Si tratta di una figura che abbiamo già avuto all’interno della nostra Unità operativa ma che, non essendo prevista dagli organici ministeriali, comporta la necessità di reperire fondi ad hoc. Il contributo della Bcc ci permetterà di coprire buona parte dei costi per un anno».

L’altro progetto riguarda lo sportello di sostegno psicologico. «Un servizio che riteniamo determinante  – ha aggiunto Fava –, attivo già da tre anni e che, grazie alla collaborazione della LILT e al contributo della Bcc, riusciamo a rinnovare e rendere disponibile gratuitamente».

Nello specifico, «parliamo di un’iniziativa per il supporto psicologico dei malati oncologici e delle loro famiglie – ha spiegato Daverio -.Si vuole dare l’opportunità al paziente e ai familiari di essere “seguiti” psicologicamente e di creare le condizioni affinché si possa affrontare in modo costruttivo la malattia che non è solo un fatto del singolo ma investe tutti. Molte volte infatti alcuni familiari reagiscono in modo critico e sviluppano a loro volta depressioni o stati ansiogeni che peggiorano il clima familiare, il paziente e loro stessi».

Questo perché «l’evento tumore rappresenta un vero e proprio trauma per il paziente e per i suoi famigliari. Il sostegno psicologico, che opera in collaborazione con il personale medico, diventa quindi fondamentale per affrontare la malattia, per rendere il percorso di cura più sereno e per comprendere che oggi le cure possono dare diverse speranze. Attualmente lo sportello è attivo una volta alla settimana; c’è la volontà di ampliarlo viste le molte richieste». Il servizio viene gestito dalla LILT all’interno dell’ospedale di Legnano.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Ottobre 2016
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