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Maltrattamenti: in 6 mesi più di 50 vittime di violenza

Il dato in un convegno della Asl Mi1 per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.. Teatro, mostre e incontri: l'Alto Milanese previene la violenza  Il messaggio del sindaco Centinaio

Violenza di genere, un fenomeno purtroppo diffuso anche sul nostro territorio. I soli tre centri antiviolenza di Legnano, Magenta e Corsico, sorti nel corso del 2015, hanno in sei mesi dato risposta a 131 donne vittime di violenza: 34 sono legnanesi. E' forte il dato emerso nel corso del convegno organizzato da ASL Milano 1, a Rho, per fare il punto «sul contrasto a questo preoccupante fenomeno».

La violenza è stata raccontata in termini statistici e sociali da docenti universitari, professionisti e operatori di grande rilievo. 

Nel 2014 l'Asl Mi1 ha preso in carico 124 vittime, di cui 15 solo a Legnano. La maggiorparte ha chiesto aiuto in modo spontaneo. Tra le vittime c'erano anche 1 uomo, 2 minorenni e 4 over 60. Il 36% delle vittime sono straniere. In genere chi subisce violenza non lavora e il grado di istruzione è poco più superiore alla terza media e pochi sono laureati. Circa la metà delle vittime ha figli minorenni e il 51%  ha assistito alla violenza. Il 40% delle donne ha subito violenza psicologica; il 30% fisica. L'87% dei maltrattanti è coniuge o partner della vittima; solo due di questi sono in carcere, 97 in libertà, 12 ai domiciliari e 12 non sono noti. Il 55 % dei maltrattanti ha problemi di dipendenza, solo 12 con disagio psichico sono in carico ai servizi. 

Nel primo semestre del 2015 l'Asl Mi1 ha preso in carico 56 vittime, di cui 4 solo a Legnano. La maggiorparte ha chiesto aiuto in modo spontaneo. Tra le vittime ci sono anche 3 uomini. Rispetto all'anno precedente la percentuale di donne straniere maltrattante è scesa al 25%. E' invece salito il numero delle donne-vittime con occupazione mentre molti dei maltrattanti sono risultati senza lavoro (circa la metà in entrambi i casi). Anche nei primi mesi del 2015 le situazioni di violenza sono per la maggior parte di tipo psicologico e fisico. Restano invariati i dati relativi ai maltrattanti, per la maggior parte coniugi o partner della vittima. Al momento solo uno di questi si trova in carcere, 28 in libertà, 24 ai domiciliari e 4 non sono noti. Importanti i disagi legati alle dipendenze. 

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Novembre 2015
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