Medici da tutto il mondo a “lezione” dal primario legnanese Locatelli
Il numero uno della neurochirurgia dell'ospedale di Legnano tra i presidenti del congresso mondiale "Endomilano 2014".- Presenti più di 900 medici da 72 nazioni diverse, tra cui l'Africa...
(g.somazzi) – Medici da tutto il mondo a "lezione" dal dr. Davide Locatelli, primario del reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale di Legnano.
Tra i luminari internazionali impegnati al congresso mondiale "Endomilano 2014" a "insegnare" le tecniche endoscopiche a più di 900 chirurghi provenienti da 72 nazioni diversi, anche il primario legnanese che, con passione, ha guidato i lavori dell'appuntamento milanese in cui ha svolto il ruolo di presidente insieme ai medici Ernesto Pasquini, Giorgio Frank e Paolo Castelnuovo.
Un evento iniziato lunedì e al quale, ieri, ha presenziato il direttore generale dell'aziende ospedaliera di Legnano, dr.ssa Carla Dotti: «Oggi, giovedì 17 aprile si concluderà quest'esperienza che è stata davvero positiva – ha commentato il dr. Locatelli -. Ottima la partecipazione a questi 4 intensi giorni in cui sono state illustrate, da oltre 200 relatori provenienti da tutto il mondo, le tecniche endoscopiche e i suoi margini di miglioramento».
Positivo il bilancio tracciato dal neurochirurgo: «Sono stati 4 i temi fondamentali affrontati: chirurgia endoscopica naso-sinusale, base cranica, endoventricolari e spinale. Sono state effettuate diverse lezioni dimostrative. E' stato un vero e proprio confronto tra chirurghi: insomma un evento multidisciplinare».
Di rilievo la testimonianza data dai neurochirurghi africani ospitati al congresso: «Su 15mila casi di idrocefalia ben 11mila pazienti muoiono – ha affermato il primario – Sono 5 i centri dove vengono "allenati" i medici locali ad operare con la tecnica endoscopica anche in condizioni igienico sanitarie estreme. Sono 15 i neurochirurghi africani che stanno cercando di fare la differenza, promuovendo questo metodo».
È poi in arrivo una "mappa" cerebrale per ogni paziente: «Si stanno perfezionando le nuove tecnologie di neuro- navigazione computerizzata – ha commentato il dr. Locatelli –: attraverso una risonanza magnetica sul paziente da operare, possiamo effettuare una sorta di mappatura delle vie nervose del cervello. I dati raccolti vengono decifrati dalla macchina che, nel momento dell'intervento, ci indicherà la via giusta da seguire consentendoci di abbassare il margine d'errore».
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