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Sos Cpia: ai corsi per adulti servono aule

A lanciare l'allarme è il sindacato Flcgil Legnano che con una lettera chiede al sindaco di trovare spazi agibili, subito - Tanti i progetti in corso...

Se lo scorso anno era una esigenza, adesso è un'urgenza. Al Cpia di Legnano servono aule per svolgere i suoi corsi per stranieri e adulti.

La stessa amministrazione comunale legnanese aveva spinto la candidatura di Legnano come sede del Cpia territoriale, che racchiude anche le aree di Rho e Magenta e i servizi offerti al carcere di Bollate.La sede fisica, però, fin dall'inizio non è mai risultata idonea. 

Qui il nostro articolo dell'11 febbraio 2016: Istruzione per gli adulti, serve una sede idonea

Prima che il prefetto la richiedesse per l'emergenza profughi, il Comune aveva individuato come spazio idoneo la ex Medea, poi anche questa ipotesi è saltata. A lanciare l'allarme, a inizio anno scolastico avviato, è ora il sindacato: «Non vediamo nessun piano B alla ex Medea –  scrive Pippo Frisone, Flcgil Legnano, in una lettera indirizzata al sindaco, Alberto Centinaio e all'assessore, Chiara Bottalo – del resto era stato previsto in vista del nuovo anno scolastico. L'alternativa di cui abbiamo sentito parlare, l'ex succursale Dell'Acqua in coabitazione con un'associazione culturale, è risultata più onerosa  per le casse del Comune e dai tempi più lunghi». 

«Nel frattempo – spiega nel testo il sindacalista – il Cpia ha aperto le iscrizioni per il nuovo anno scolastico, tutt'ora ancora in corso, rimanendo nella stessa sede, ritagliata a fianco della scuola Media Tosi di via S.Teresa e con problemi logistici (aule, laboratori) più gravi di quelli dello scorso anno». 

Quello che manca quest'anno al CPIA di Legnano sono le aule. Le due classi della sede – come conferma la dirigente scolastica, Lorella Finotti – sono insufficienti per accogliere gli oltre 150-200 iscritti, più di 100 solo per l'alfabetizzazione.  «Il fabbisogno – sottolinea Frisone – sarebbe di altre cinque-sei aule, non necessariamente grandi, in quanto le attività che si svolgono, spesso si fanno per gruppi di 10-15 persone. E almeno un laboratorio».

Il sindacato ricorda tra l'altro che «il CPIA è una struttura che fornisce servizi formativi di vario genere, dall'assolvimento dell'obbligo scolastico ai corsi di Italiano per stranieri, dai Corsi di Lingua Inglese ai Corsi d'Informatica, all'avvio al futuro professionale» e «nell'attesa di trovare una sistemazione definitiva al CPIA che raccolga in un'unica sede, facilmente raggiungibile tutte le aule e i laboratori necessari, presidenza e segreteria compresi»,  chiede al sindaco Centinaio e all'assessore Bottalo «di trovare gli spazi che servono in un'unica struttura, agibile subito. L'anno scolastico è iniziato il 12 settembre anche al CPIA di Legnano ma solo sulla carta. Gli oltre 100  iscritti restano ancora fuori dai cancelli in attesa di una nuova sistemazione. Per loro la campanella non è ancora suonata».

A rimarcare l'assoluta necessità di aule è anche la dirigente Finotti: «Ringrazio l'assessore Chiara Bottalo per la sua disponibilità e interessamento, ma ad oggi purtroppo una soluzione non è ancora stata trovata e servono urgentemente due/tre aule per il mattino e cinque/sei per il pomeriggio. Attualmente ci appoggiamo allo Ial che ci offre ospitalità temporanea: le De Amicis ci hanno aperto le porte, ma solo dopo le 17. Abbiamo bisogno di spazi idonei». Anche perchè i progetti in corso sono tanti: proprio di recente è stato siglato un accordo tra l'associazione scuola di Babele e il Cpia per la certificazione dei corsi frequentati dai loro studenti. E' inoltre in partenza un corso breve di 200 ore legato alla ristorazione e all'alimentazione, in collaborazione con lo Ial per la parte laboratoriale. Sono in fase di studio anche altri due corsi, uno sull'ortoflorovivaismo e uno per operatori moda. E' invece in fase di partenza in via sperimentale un progetto in collaborazione con una scuola professionale del territorio che consente ai cosiddetti "Net" di accedere al terzo anno di scuola professionale. Un progetto, quest'ultimo, finanziato da Regione Lombardia. Ai corsi di alfabetizzazione per stranieri partecipano anche i richiedenti asilo di Legnano e alle cooperative si chiede una maggiore collaborazione per una frequenza assidua dei corsi. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Settembre 2016
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