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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: PORTE APERTE ALL’ESTERO

Al Fermi di Castellanza l’alternanza scuola – lavoro va verso l’internazionalizzazione - 15 studenti hanno svolto il loro progetto in Inghilterra, Germania, Spagna e Malta...

Sembra che l’Europa, oggi, giorno dopo giorno si avvicini sempre più alla nostra dimensione. Eppure la sua apparente vicinanza spazio-temporale può indurci ad illuderci. Non è facile entrare nel suo meccanismo, nel suo selettivo modo d’essere. Le possibilità sono certamente aumentate, ma con esse anche i concorrenti. Occorre avere la giusta formazione, le giuste competenze, ma soprattutto il mezzo per saperle comunicare: la lingua.

L'Istituto Paritario Enrico Fermi di Castellanza è fortemente impegnato, dall'anno scolastico 2009-2010, nel progetto Alternanza Scuola Lavoro che ha visto impegnati circa 150 studenti e che quest’anno,  si è aperto alla dimensione internazionale. Infatti 15 studenti hanno svolto il loro progetto di alternanza all’estero presso scuole, enti, agenzie e imprese in Inghilterra, Germania, Spagna e Malta.

L’esperienza si è rivelata positiva e così, insieme alla direzione dell’Istituto- afferma la coordinatrice delle attività didattiche Prof.ssa Liliana Rossetti- abbiamo pensato che avrebbe meritato un momento di “resa“ prima di tutto agli studenti più giovani che intraprenderanno il progetto nel prossimo futuro e alla comunità locale.”

L’appuntamento quest’anno si svolto alla sala del Centro Servizi per il Lavoro di Castellanza.

La giornata patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Castellanza, ha avuto come ospiti oltre ai numerosi studenti della scuola, la Dott.ssa Gisella Langè, Dott. Paolo Cacciato,il Dott. Fabio Loi, l’assessore provinciale Bonfanti e l’assessore. Sommaruga. Interventi da parte di personalità che masticano da anni i concetti di percorso d’internazionalizzazione, preparazione alla certificazione interculturale linguistica. Un’occasione in cui gli studenti del “Fermi” hanno allungato le proprie orecchie per carpire strategie ed esigenze, che oggi, il mondo del lavoro, specie quello globalizzato, richiede.

L’Istituto Paritario “Enrico Fermi” da anni attiva percorsi di internazionalizzazione legate a scuole partner. Esperienze molto significative sotto il profilo non solo didattico e formativo, ma soprattutto sotto l’aspetto umano e interpersonale.

Oltre al progetto interculturale, gli studenti aspiranti mirano ad ottenere il prestigioso riconoscimento europeo CertiLingua, sino ad ottenere una certificazione esterna a livello B2 per una lingua e una a livello C1 per una seconda lingua studiata – un passo importante che ha voluto evidenziare anche durante l’incontro di lunedì, la dott.ssa Gisella Langè, ispettore Tecnico di Lingue Straniere MIUR. “I sistemi d‘istruzione e formazione devono essere modernizzati per rafforzare la loro efficacia e qualità e per permettere agli studenti di acquisire quelle abilità e competenze plurilinguistiche delle quali hanno bisogno per riuscire nel mercato del lavoro. Entrare in Europa senza aver acquisito almeno una certificazione internazionale a livello B1, vuol dire essere estromessi da qualsiasi processo che aiuti lo studente nella ricerca del proprio primo impiego.”

Capire le sfide del futuro –continua il dott. Pietro Limido di Univa- oggi è importante per costruirlo e non solo sognarlo, ma serve soprattutto ai nostri giovani per aiutarli ad affrontare le prove attuali e future, questo migliorerà la competitività dell’Europa e genererà crescita e lavoro.”

Un aspetto importante, posto in accento anche dagli interventi degli studenti, i quali, oltre a soffermarsi sulle mansione svolte, hanno evidenziato come la lingua veicolare sia stato lo strumento che ha creato maggiori difficolta. Questo dimostra come la scuola del fare non si possa costruire senza l’aspetto intellettivo che compete alla scuola.

Dunque, continua così, l’impegno del Fermi nella sua attività in dimensione europea, coinvolgendo i suoi studenti in un processo di cambiamento che si ispira ad una formazione scolastica più attenta alle richieste del mondo del lavoro, attraverso strategie pragmatiche con un percorso nel segno dell’internalizzazione europea. La storia, del resto, ha sempre mostrato che ogni percorso di progresso, d’identificazione, sia stato raggiunto attraverso la mobilità e cooperazione, due parole che ancora oggi possono essere utilizzate come concetti comuni, per costruire la cittadinanza europea.

Redazione
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Pubblicato il 22 Aprile 2013
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