Solo il 20% di quanto previsto è stato realizzato nei primi sei mesi dell'anno. Troppo poco. Segnale di un'attività svolta più da una "Pro Loco" (Ente che sembra essere particolarmente di moda in questo periodo in casa NCD) e meno da una amministrazione comunale. Così la pensa Luciano Guidi, consigliere comunale di minoranza, impietoso nel segnalare alcuni dati che emergono dalla Rendicontazione gestionale dei primi sei mesi dell'anno in corso, rendicontazione riferita alle azioni strategiche che la Giunta Centinaio ha indicato nel suo piano di mandato.
Di seguito, l'analisi di Guidi, moderno "Bartali", con quel "L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!" tanto caro al grande campione di ciclismo e oggi riferito, secondo il consigliere del NCD, alla situazione amministrativa locale.

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Il clima estivo incide sulla vita dell'Amministrazione comunale legnanese e tra l'euforico evento “flop” del bilancio partecipativo e la felice e confusa azione dell'inclusione sociale diffusa per i famosi 300 profughi-migranti-richiedenti asilo (cosa sono rispetto a una popolazione di 300.000 abitanti dell'alto milanese e cosa sono 350.000 euro investiti per l'accoglienza di 15 profughi spalmati su due anni???) ci siamo distratti e nell'ultimo consiglio comunale di questo mese non abbiamo osservato con attenzione la Rendicontazione gestionale dei primi sei mesi dell'anno in corso, rendicontazione riferita alle famose 26 azioni strategiche che la Giunta Centinaio con la sua maggioranza ha posto nel suo piano di mandato.

Ebbene un'analisi attenta evidenzia che la percentuale di realizzazione è diffusamente sotto la soglia del 20%, qualche esempio: lo studio di fattibilità per il nuovo archivio comunale, il progetto per il riutilizzo della scuola Cantù, per il riuso dell'ex tribunale; anche per la formazione del personale comunale e per la riorganizzazione degli uffici e servizi; sotto il 20% l'attivazione dello sportello del catasto, senza parlare, si fa per dire, del piano del governo del territorio ( PGT ) in cui le voci oscillano tra lo zero e il 25%. Qui certo si vedrà finalmente a settembre la variante dopo quattro anni di attesa.

Molta pubblicità sul Parco ex Ila ma intanto il master plan non si vede, cosi pure l'acquisizione degli impianti di illuminazione pubblica e la mobilità dolce e alternativa sempre annunciata ma poco praticata.

Cosa dire poi della riapertura dell'ufficio del Giudice di Pace, della Residenza socio-sanitaria disabili polifunzionale e dell'indagine circa la situazione sociale degli inquilini morosi negli alloggi comunali e infine della possibile valorizzazione della ex casa di riposo Accorsi: questioni tutte aperte!

L'argomento delle Pari opportunità mostra evidenti smagliature e lo studio per la promozione del Museo è solo abbozzata… E siamo all'azione strategica 17!!!

Tra la cultura e la scuola si evidenziano interrogativi e percentuali da capogiro.

Colpisce vedere una percentuale del 20% sui nuovi progetti e iniziative per la Milano che conviene e iniziative per il mondo del lavoro.

Non è pervenuto l'aggiornamento del piano della protezione civile.

Impietoso è il risultato della 23° azione strategica intitolata “progetti e servizi per la comunicazione e la partecipazione attiva dei cittadini"….forse fotografa il flop del bilancio partecipativo ?

Infine si evidenziano interrogativi, aldilà delle buone intenzioni, riguardo la partecipazione e il consolidamento dell'area omogenea dell'Alto Milanese.

Insomma una cinquantina di pagine articolate, complesse e per ora contraddittorie, che comprendono anche l'analisi impietosa dei progetti previsti nel bilancio partecipativo: potremmo dire azioni ordinarie di una normale gestione amministrativa esaltate secondo il modello di una “ Pro loco “ ( e con tutto rispetto di queste) tra amici e parenti che cantano… “ felici e confusi “.

Magari alla fine del 2016 ci diranno guarda come siamo bravi, onesti ed efficienti!!! ovviamente chiamando le loro truppe applaudenti.

L'ultima osservazione la riservo alla collaborazione ( nonostante tutto le minoranze ci sono…) collegandomi alla decisione di realizzare la terza fase dei lavori del progetto di riqualificazione del viale Cadorna identificata tra via Amendola e via del Carmelo nel mese di settembre: mi permetto ricordare che proprio in quel mese iniziano le scuole e proprio in via del Carmelo esiste un complesso scolastico abbastanza corposo.; forse un ripensamento come quello avvenuto recentemente per la dimensione dello spartitraffico centrale può risultare utile per la città e il quartiere Canazza, o no?

Con simpatia (patire insieme)

Luciano Guidi consigliere comunale NCD