«Un uomo che ha saputo distinguersi e farsi stimare in città». Queste le parole pronunciate nell'omelia da don Giuseppe Prina,  drante l'estremo saluto a Pietro Giannetti, storico animatore della Perseverant.

Impegnato nel sociale e nella politica legnanese, Giannetti è deceduto a 83 anni dopo una vita dedicata al mondo dello sport e in particolare nella disciplina della pesistica.

Nelle panche in prima fila la nipote Vittoria e i familiari più stretti. Quindi, il sindaco Alberto Centinaio con l'assessore allo sport Maurizio Tripodi, Mino Colombo e il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi. Presenti tra gli altri Paolo Alli, parlamentare legnanese, Luigi Botta, presidente ANPI Legnano, Alberto Stella, presidente associazione Mazzafame. Davanti all'altare gli stendardi della Pesistica Perseverant e del gruppo sportivo Olmina.

Tra la commozione generale don Prina ha ricordato la presenza dell'Amministrazione Comunale. «Ci stringiamo attorno a questa famiglia che in questi mesi ha subito diversi lutti – ha affermato il sacerdote-. Davanti alla morte non ci sono parole umane da spendere. Le parole di condoglianze ci sembrano povere e spoglie. Ma la nostra presenza silenziosa, qui oggi, rappresenta la fede: la nostra fortuna. Giannetti è stata una persona rappresentativa che è riuscita a farsi stimare. A conferma di ciò vedo le rappresentanze dell'amministrazione».

Inoltre a margine della cerimonia  Alberto Dell'Acqua segretario Pd di Legnano ha ricordato che «alla Festa Nazionale dell'Unità, in corso a Milano, i giovani del Pd nello stand del Chiringufo  hanno voluto commemorare Pietro cantando "Fischia il vento". Per questo gesto ho voluto ringraziare Umberto, il nostro referente giovani,  che ha dimostrato grande sensibilità».