"Come alla messa di mezzanotte a Natale". Così, ha commentato nella omelia mons. Angelo Cairati, la Basilica di San Magno, affollata in ogni suo angolo, ha dato l'estremo saluto a Rita Saredi, deceduta a soli 63 anni dopo una vita spesa per la sua città sia in ambito politico, che contradaiolo e associativo.

Nelle panche in prima fila, il marito Giovanni Roveda, il figlio Massimiliano, i familiari più stretti, quindi il sindaco Alberto Centinaio con il vice Pierantonio Luminari, il gran maestro Romano Colombo, il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, l'ex sindaco Lorenzo Vitali con il quale Rita aveva condiviso anche l'ultima campagna elettorale. Dall'altra parte, l'intera contrada Sant'Ambrogio, in cui lei era stata anche gran priore e, tra le altre autorità il colonnello della Finanza Domenico Morabito. Numerose le presenze di politici (come l'onorevole legnanese Paolo Alli), reggenti e non di contrada, personaggi del Volontariato. 

Accanto al feretro, davanti all'altare, il gonfalone della Città di Legnano, circondato da quelli del Collegio, della Famiglia Legnanese e della contrada Sant'Ambrogio.

"Giovanni, Massimiliano – l'invito di mons. Cairati alla fine dell'omelia – siate addolorati, non disperati. In questo momento, noi cristiani dobbiamo piuttosto affidarci alla speranza, alla fiducia per confidare ancor più nel Signore!".

Immagini di Gea Somazzi