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Giudice di pace: “Tutto merito del PD!”

Enrico Cozzi, segretario di zona del partito, rivendica i meriti dell'operazione - Le reazioni contrarie dell'opposizione... Vota il sondaggio

Enrico Cozzi segretario di zona Alto Milanese del PD, nella foto con il sindaco di Inveruno, Sara Bettinelli, scattata durante il consiglio comunale aperto di lunedì scorso, torna sull'approvazione dell'ordine del giorno che riporta il Giudice di Pace a Legnano, e afferma: «Leggo con stupore che si dichiarano tutti vincitori, dichiarandosi artefici di quest'importante risultato. Ma di fatto non lo sono. Se ora è possibile che torni il Giudici dei Pace a Legnano è solo grazie alla complessa operazione politica realizzata dal Partito Democratico e all'impegno del sindaco Alberto Centinaio. A confermare tutto ciò è il dietrofront di 7 Comuni che sino a ieri erano contrari».

«Del tema in questione se ne parla da mesi e francamente – ha commentato ancora Cozzi -, in quest'arco temporale non mi è parso di vedere grandi lotte per tenere a galla questo servizio. Diciamoci la verità, qualcuno ha cercato di cavalcare la tigre e ha rischiato di essere sbranato. Il Partito Democratico, dal canto suo, ha di nuovo dimostrato che con una buona strategia politica si può raggiungere ogni obiettivo. Ricordo in generale una massima del mondo del rugby: bisogna rimanere umili nella vittoria e cortesi nella sconfitta».

Di seguito i comunicati arrivati in questi giorni dalle opposizioni, con considerazioni di tenore assolutamente distante e diversi da quello del segretario di zona del PD.

In merito invece al sondaggio sul sito, attualmente i nostri lettori si sono dichiarati soddisfatti per la decisione adottata al 60%, contro gli insoddisfatti al 16%, mentre i disinteressati sono il 24%


SOLO UNA QUESTIONE DI VOLONTA' POLITICA

E quindi alla fine anche Legnano presenterà la richiesta per avere il giudice di pace.
Quanto stabilito dal consiglio comunale di lunedì 27 è un importante risultato che ridarà alla città un presidio giudiziario sul territorio.
Per una volta la politica ha messo da parte le differenze di posizione ed è arrivata ad una soluzione mediata che ha accontentato (quasi) tutte le parti politiche, gli attori direttamente coinvolti e i cittadini che potranno usufruire di un servizio che nei prossimi anni diventerà una sorta di mini pretura con un grande aumento di competenze rispetto alle attuali.
Per la seconda volta nel mandato, a memoria, partendo da posizioni contrastanti tra maggioranza ed opposizioni si è arrivati ad un risultato votato alla (quasi) unanimità. E per la seconda volta abbiamo dato dimostrazione di una buona politica.
La prima era stata il caso Accam (a proposito, cittadini…tenete dritte le antenne perché gli scenari sono cambiati e siamo di fronte al rischio concreto che Accam non solo non chiuda a breve ma inizi anche a bruciare rifiuti provenienti dalle altre regioni…vi ricordate quando in consiglio denunciavamo che l'art.35 del decreto "SFASCIA Italia" ci avrebbe reso la pattumiera del paese? Ecco…si sta configurando proprio quella situazione).
La seconda è questa.
Cos'hanno in comune queste 2 situazioni?
Che il buon risultato lo si è ottenuto grazie al ripensamento delle posizioni dell'amministrazione accogliendo le richieste di chi stava dall'altra parte dei banchi, a testimonianza che l'opposizione legnanese è molto variegata ma che questo non significa che non possa essere propositiva.
E sopratutto dimostra che le proposte che arrivano sono spesso serie e concrete e non strumentali come ci siamo sentiti dire proprio poche settimane fa in fase di approvazione di bilancio.
L'ottenimento di questo risultato è merito dell'ottimo lavoro di tutte le forze di opposizione senza le quali oggi saremmo qui a parlare di una occasione persa e di un ulteriore impoverimento dei servizi offerti alla città. Il consiglio di lunedì è infatti stato convocato su richiesta di minimo 5 consiglieri (in questo caso di opposizione) come previsto da regolamento. Senza questa azione questo consiglio non si sarebbe mai svolto con buona pace dei consiglieri di maggioranza che nelle loro dichiarazioni sono riusciti a dire che da mesi sono sempre stati d'accordo sul fare la richiesta di mantenimento del giudice di pace, come se i cittadini non leggono i giornali o non guardano i siti di informazione legnanese…

Certo tutto questo comporterà qualche disagio nella macchina comunale, sia economico sia amministrativo, alcuni dipendenti comunali saranno spostati al servizio del giudice di pace e dovremo trovare nelle pieghe di bilancio i soldi necessari al funzionamento dell'ufficio ma non è proprio anche e soprattutto dare servizi ai cittadini il compito della politica?
Chiudo ringraziando le associazioni di categoria, gli avvocati legnanesi, il comitato pro giudice di pace che hanno sicuramente contribuito ad aprire gli occhi su un problema importante come questo e anche i comuni limitrofi, per ora ancora pochi purtroppo, che dopo la chiusura iniziale hanno anch'essi rivisto le proprie posizioni dando la disponibilità a contribuire al pagamento di un servizio che andrà a vantaggio di tutto il territorio e non solo di Legnano.
Quello che però ci lascia perplessi è questo: ma perché ad Abbiategrasso quando è stata prospettata la possibilità di mantenere il giudice di pace sul territorio ha colto subito la palla al balzo trovando senza l'aiuto di nessuno risorse economiche e personale mentre invece a Legnano ci è stato detto per mesi che questo non era possibile?
Ma siamo davvero messi così male?
O forse è solo una questione di volontà politica che è mancata fino a quando l'amministrazione non ha aperto gli occhi?

Gruppo Consiliare M5S Legnano


I MERITI SPETTANO SOLO ALLE MINORANZE

E' bene precisare che il Consiglio Comunale si è svolto poiché richiesto in via straordinaria dalle minoranze.

Per mesi la maggioranza non ha saputo ne' voluto trovare una soluzione al problema. L'unica cosa per cui si è distinta sulla vicenda sono stati gli screzi e le spaccature interne al loro stesso partito e che hanno avuto il loro culmine negli ultimi tre giorni prima del Consiglio in questione.

Particolare importante da evidenziare è poi la tempistica. Viene deciso nella giornata di venerdì scorso di accogliere la richiesta delle minoranze e calendarizzare il Coniglio Comunale aperto per lunedì. Vengono presentati due ODG, uno della minoranza (in cui si chiede il reintegro dell'ufficio), ed uno della maggioranza (ben diverso da quello che “comparirà” in Consiglio).

Si arriva lunedì in Consiglio, dopo gli “scontri” (anche a mezzo stampa) interni al PD, e “magicamente” compare un ODG della maggioranza (di cui neanche il Presidente del Consiglio aveva copia) ed in cui sette sindaci dei Comuni limitrofi (che fino al giorno prima non volevano partecipare alle spese di mantenimento dell'ufficio) danno la loro disponibilità ed in cui si chiede il reintegro del GdP.

In conclusione due cose appaiono chiare.

Primo. Il merito dell'eventuale mantenimento del GdP a Legnano non è certo merito di questa amministrazione silente, litigiosa ed inadeguata, ma delle minoranze e di quanti si sono battutti sin da subito perchè si facesse tutto quanto il possibile.

Secondo. Appare chiaro, se si analizza lo sviluppo della vicenda nei modi e nei tempi, quanto nella realtà a questa maggioranza poco importasse del GdP. Quanto fatto lunedì è stato solo un “salvataggio politico” per evitare e tentare di contenere una pessima figura da parte di un partito chiaramente spaccato e logoro all'interno.

GianLuca Alpoggio – Addetto stamap Lega Nord Legnano


AVANTI CON UNA RICHIESTA CHIARA E TRASPARENTE

Giudice di pace, una guerra… questo non lo sappiamo, ma sicuramente possiamo sostenere che in questi giorni forse mesi Centinaio e la sua maggioranza dopo una corsa ad ostacoli hanno fatto eccezionalmente un avvitamento con doppio salto mortale ( de profundis ! ?? ), anzi triplo se aggiungiamo anche alcuni sindaci del territorio che dalle dichiarazioni di “ impossibilità di farsi carico di oneri per l'erogazione del servizio …” sono passati ad “ impegnarsi ad affiancare il Comune di Legnano nel cercare le soluzioni e nel formulare le proposte più idonee per affrontare le sfide e gli impegni che questa operazione comporterà”.

Speriamo che questa conversione a 360° non sia solo frutto di un “cartello partitico” cosi come a volte si evince nella ”neonata” Città Metropolitana, ma espressione autentica della volontà ISTITUZIONALE di Sindaci che rappresentano il territorio e i rispettivi cittadini al fine di, come viene dichiarato, “ fornire un servizio prossimo ed efficiente ai cittadini.”

Detto ciò grande risultato si è realizzato nel consiglio comunale legnanese, convocato in seduta straordinaria e aperta, poiché tutti, nessuno escluso, hanno sostenuto che “ l'ufficio del Giudice di Pace è un presidio di legalità sul territorio”, “ importante per la cittadinanza di Legnano e per l'Alto Milanese.”

Allora risulta evidente che l'ordine del giorno sottoscritto ed approvato non lascia margini di dubbio, almeno dal punto di vista politico : la città, il territorio chiedono il Giudice di Pace!

Quindi in queste prossime ore che il Sindaco e gli organi competenti sono chiamati ad erigere ed inviare al Ministero l'istanza di ripristino dell'ufficio del Giudice di Pace sia evidente a tutti e per tutti che detta richiesta sia semplice, trasparente senza tranelli ed ambiguità, coerente con l'assunzione di responsabilità espresse nell'ultimo consiglio comunale.

Luciano Guidi – capo gruppo NCD


IL "DE PROFUNDIS" DELLA MAGGIORANZA

Si dica quel che si vuole, ma se a Legnano ci sarà ancora il Giudice di Pace è grazie al lavoro fatto dalle opposizioni.

Dopo essersi messi contro quasi tutta la città, PD – Insieme per Legnano – RiLegnano – Italia dei Valori non hanno potuto fare altro che una retromarcia, cioè chiedere al Ministero della Giustizia entro il prossimo 30 luglio che il Giudice di Pace rimanga a Legnano. Esattamente quello che “Per Legnano” chiede da mesi, si vedano i verbali del consiglio comunale.

Durante il consiglio comunale voluto dalle opposizioni per chiedere il mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace, la maggioranza non ha potuto far altro che ritirare il suo ordine del giorno e presentarne un altro con una richiesta identica a quella contenuta nel testo presentato dalle opposizioni! E ci hanno provato fino all’ultimo a provocare le opposizioni affinchè saltasse tutto, ma gli è andata male!

Retromarcia, dunque. Ha vinto Legnano, è stata sconfitta una maggioranza che usa la democrazia come una clava. Pensare di fare quello che si vuole perché si hanno i numeri prima o poi porta a sbattere, soprattutto se dall’altra parte c’è chi fa politica con intelligenza e nell’interesse della città.

Siamo contenti per la città e per il risultato che abbiamo ottenuto ieri in consiglio comunale, ma non possiamo non provare una seria preoccupazione per l’ennesima dimostrazione data dalla maggioranza di scarsa capacità di governo e inconsistenza politica ormai sotto gli occhi di tutti. Alcuni validi settori della maggioranza stessa sono ormai costretti quotidianamente a funambolici equilibrismi pur di tenere insieme i cocci della “congrega dei cappellini bianchi”.

Sì, perché ieri sera il dato politico innegabile è stato che la questione del Giudice di Pace è diventata il De Prufundis della maggioranza, al di là di quello che vaneggia l’immarcescibile consigliera Rotondi, che ormai vive in una città parallela, a suo dire pulita e sicura. Non una parola di autocritica dopo che, dal suo stesso partito (il PD), è partita la palla di neve diventata poi valanga, che ha travolto quello che rimane della fu maggioranza.

Infine, abbiamo una seria preoccupazione: per quanto tempo la città ce la farà ancora a sopportare una maggioranza priva di consistenza politica, idee, coraggio, e consenso nella città? Potremmo dare la parola ai cittadini, come ha suggerito anche il consigliere Marazzini, ma sappiamo che la maggioranza non affronterà mai il giudizio degli elettori anzitempo perché ben sanno il malcontento dei legnanesi per il loro operato.

In ogni caso, rivendichiamo il successo ottenuto: Legnano avrà ancora l’importante servizio del Giudice di Pace anche grazie alla tenace azione politica del gruppo “Per Legnano”.

Per Legnano

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 29 Luglio 2015
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