Il Socialing Institute, partner di Cascina Triulza, in collaborazione con Longo Un mondo di specialità (www.longospeciality.it), ha presentato il 22 settembre 2015 all'interno di Expo Milano – Cascina Triulza, l’evento “L’arte di regalare cibo”. Il convegno ha visto la partecipazione di illustri relatori del mondo enogastronomico e agroalimentare italiano che hanno dibattuto sul tema della multiforme relazione fra cibo, arte e regalo. 

«Il cibo è cultura, tradizione, territorio, autenticità” spiega nella sua introduzione il professor Andrea Farinet, presidente del Socialing Institute e professore di Economia delle imprese presso LIUC-Università Cattaneo – di Castellanza(Varese). E quale occasione migliore di Expo Milano 2015 – Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita per comunicare questo messaggio a livello globale? “Il cibo donato” sottolinea il professor Marco Salamon, docente dell’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo “è creazione di un legame sociale tra le persone, senza restituzione economica ma solo un ritorno di tipo relazionale.  Se un bene è donato, crea un valore di legame e questo, insieme a un ottimo servizio, genera soddisfazione e fedeltà tra clienti e imprese».  

«Grazie a Expo Milano 2015, le persone di tutto il pianeta hanno preso coscienza della forte connotazione culturale del cibo e più in generale del tema della nutrizione” afferma Anna Maria Vinci, tecnologa alimentare e coordinatrice del master in Food Management presso LIUC – Università Cattaneo. “Expo rappresenta un’occasione unica per rendere il cibo portatore di messaggi e contenuti innovativi e di estrema attualità nel panorama dell’alimentazione e della sostenibilità».

Un focus specifico sul legame fra cibo, vino e regalistica è stato presentato da Giovanni Longo, fondatore insieme ai fratelli Osvaldo e Paola, dell'azienda Longo Un mondo di specialità. «Il regalo è sempre stato associato al concetto di festa, di piacere. In questo caso, regalare cibo e vino di qualità non significa solo donare qualcosa di esclusivo e personalizzato per il singolo ma anche un offrire beneficio per l’intero nucleo familiare, rafforzando l’associazione positiva fra cibo e condivisione» spiega Giovanni Longo nel suo intervento conclusivo.