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Sgarbi ambasciatore Expo per le Belle Arti: «Bronzi di Riace a Milano»

Vittorio Sgarbi ha presentato con Roberto Maroni il dossier sui "padiglioni della cultura" per Expo, eventi in giro per Milano...

Expo 2015 non si giocherà soltanto nel sito di Rho-Pero sui temi di nutrizione ed energia: altri 14 padiglioni dedicati alla cultura troveranno posto nelle vie di Milano, perché Expo non può prescindere dal capoluogo lombardo, capitale italiana dell’economia e quarta città per la cultura.

Lo spiega in una conferenza stampa il neo ambasciatore per le Belle Arti per Expo Vittorio Sgarbi, che ringrazia Regione Lombardia e il presidente Roberto Maroni per la possibilità di spiegare il vero significato dell’Esposizione universale e per chiarire alcune polemiche dei giorni scorsi.
Innanzitutto c’è la questione Expo Gate, la struttura composta da due padiglioni che fronteggia il Castello Sforzesco e che ha già raccolto parecchi commenti negativi in primis dagli stessi cittadini milanesi. «Il Castello Sforzesco è il simbolo di Milano, non può essere oscurato da un’improbabile baracca». Una baracca costata la modica cifra di 7 milioni di euro.

Ma la questione più scottante è quella riguardante i due celebri bronzi di Riace. Maroni e Sgarbi hanno firmato congiuntamente una lettera che oggi, mercoledì 20 agosto, verrà inviata al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, in cui si chiede che i due bronzi possano essere esposti a Milano in occasione di Expo. Le motivazioni a sfavore di un’operazione del genere si fondano principalmente sulla pericolosità di un trasferimento e sul fatto di togliere temporaneamente le statue alla Calabria. «Non è un’operazione contro la Calabria bensì per la Calabria, in quanto si tratterebbe di un’enorme pubblicità: i bronzi sono un simbolo della civiltà occidentale e meritano di poter essere visti da tutti» continua Sgarbi. «I bronzi sono delicati, ma non fragili: di certo più pericolosi di un trasferimento sono stati i tre restauri, costosi e non necessari, nel giro di trent’anni».

La conferenza è proseguita con la presentazione del dossier in 15 punti che raccoglie i progetti dei padiglioni della cultura, ovvero percorsi, mostre ed esposizioni per le vie di Milano. Ci saranno il padiglione Bramante, con i percorsi all’interno di Santa Maria delle Grazie e Santa Maria presso San Satiro e il padiglione Leonardo, con visite al Cenacolo ampliate per orari e numero di visitatori (50 – e non più 25 – per volta) e con la prima esposizione mondiale del ritratto di Bianca Sforza. Ci saranno poi esposizioni dedicate ad Antonello da Messina, a Michelangelo, a Raffaello e Caravaggio, le mostre dedicate a Tiepolo, ai futuristi Al Guggenheim ci fanno le mostre e noi no?»), a De Chirico e all’architettura del Novecento. Sgarbi stesso ha messo a disposizione la sua collezione privata di opere d’arte. Previsti anche concerti internazionali al Teatro alla Scala nell’ambito del festival MITO.

Manuela Gatti

Redazione
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Pubblicato il 20 Agosto 2014
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