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Dalla Regione finanziamenti per la Tosi

La consigliera Toia: «Incremento di 1,5 milioni di euro per lo Sviluppo economico» - Approvato anche un odg del PD...

«Un buon risultato, che ci incoraggia nel perseguire l’obiettivo di mantenere a Legnano la sede di un’azienda storica e di primaria importanza per il territorio qual è la “Franco Tosi”». Così Carolina Toia, consigliere regionale legnanese del Gruppo “Maroni Presidente”, commenta l’approvazione, avvenuta oggi in Consiglio regionale, di un incremento pari a 1,5 milioni di euro delle risorse destinate alla missione “Sviluppo economico e competitività” del territorio lombardo.

«Un emendamento della maggioranza all’assestamento al bilancio di previsione finanziario 2016-2018 prevede di incrementare di 1,3 milioni di euro le risorse destinate nel 2016 alla ricerca e innovazione e di altri 200 mila euro quelle per l’industria, le Pmi e l’artigianato – spiega Carolina Toia –. L’emendamento è stato approvato anche grazie al voto favorevole del Gruppo consiliare “Maroni Presidente”. Le risorse disponibili potranno servire, fra gli altri scopi, anche a venire incontro alle necessità della “Tosi” e a scongiurare così il suo trasferimento da Legnano, come ipotizzato dalla proprietà. L’emendamento al bilancio approvato rafforza le politiche della Regione volte a sviluppare l’economia del territorio lombardo e segue di pochi giorni l’audizione, da me richiesta, in Commissione Attività produttive e Occupazione sul possibile trasloco dell’azienda-simbolo legnanese».

«Trova così conferma una volta di più – conclude Toia – la volontà dell’Ente regionale di interessarsi dei problemi delle aziende lombarde e di fare tutto il possibile per trovare soluzioni e offrire le risorse necessarie a metterle in atto. Non ci siamo dunque limitati a promettere sostegno durante l’audizione, ma abbiamo prontamente dato seguito alle parole con i fatti, incrementando di ben 1,5 milioni le risorse destinate a sviluppo economico e competitività».

Il Consiglio regionale ha anche approvato un ordine del giorno del Pd, a prima firma del consigliere Onorio Rosati, che impegna la giunta regionale a sostenere, anche con proprie risorse, l’accordo di programma per la Franco Tosi di Legnano. La Regione dovrà continuare il percorso avviato con il Ministero dello Sviluppo Economico e utilizzare strumenti come gli accordi di competitività, con il fine di assicurare un futuro della Franco Tosi e di garantirne la permanenza a Legnano.

Soddisfatto Onorio Rosati: “C’è un impegno preciso assunto in Aula dall’assessore Garavaglia e questo ci fa ben sperare. La collaborazione tra le istituzioni è indispensabile per sostenere realtà importanti come la Franco Tosi. Per noi la priorità è garantire una prospettiva di crescita per l’azienda e il mantenimento dei livelli occupazionali nel sito produttivo, così importante per il territorio di Legnano”.


Ecco il testo dell’ordine del giorno approvato

Ordine del giorno al Pdl 309
“Assestamento al bilancio 2016-18”

Il Consiglio regionale

Preso atto la Franco Tosi è una azienda storica lombarda nata nel 1881  come società privata per la fabbricazione di motori a vapore e caldaie per il settore tessile e subito dopo per la produzione di energia elettrica.

Verificato che il 9 giugno 2015 la Bruno Presezzi Spa ha rilevato l'azieda dopo che, a causa di diverse vicissitudini, dagli anni novanta era entrata in una crisi pesantissima e nel 2013 il Tribunale di Milano aveva avviato un’amministrazione straordinaria per via di uno stato di insolvenza da 425 milioni di euro.

Considerato che durante la recente audizione in IV Commissione l'Amministratore Delegato Alberto Presezzi ha sottolineato il valore strategico dell’azienda nel campo della produzione di energia, ha comunicato la volontà di investire ulteriori 20 milioni di euro ma di non aver intenzione, alle condizioni attuali (1 milione di euro all’anno di affitto), di mantenere attivo il sito di Legnano, avendo la possibilità di espandere l’attuale sede buraghese, ferma restando la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.

Atteso che è emerso che è in corso in queste settimane un percorso con il MISE per cercare di scongiurare la dipartita da Legnano attraverso l'utilizzo degli strumenti previsti dalla legge 181/89.

Considerato che la legge 181/89 è l'incentivo per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore. Finanzia iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione. Gli incentivi sono stati riavviati con la pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2015, con importanti novità:

·ora sono finanziabili anche i programmi di investimento per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazione organizzativa

·la partecipazione al capitale sociale da parte di Invitalia non è più obbligatoria

L’incentivo è rivolto alle imprese costituite in società di capitali, comprese le società cooperative e le società consortili. Invitalia valuta i progetti, eroga le agevolazioni e monitora l’avanzamento dei programmi di investimento.

Visto che l’art. 34 del D.lgs n. 267 del 18 agosto 2000 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) prevede che: “Per la definizione e l’attuazione di opere, di intervento o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, di province e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il presidente della regione o il presidente della provincia o il sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma anche su richiesta di uno o più soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento”.

Impegna la Giunta

A proseguire il percorso avviato con il MISE ed a sostenere anche con proprie risorse il relativo  Accordo di Programma, oltre che a mettere in campo gli strumenti a propria disposizione, a partire dagli accordi di competitività, al fine di garantire il futuro della Franco Tosi e la permanenza a Legnano del sito produttivo.                                            

Onorio Rosati
Enrico Brambilla
Mario Barboni
Fabio Pizzul

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Luglio 2016
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