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Tosi: parte la trattativa per i 360 lavoratori

I sindacati e la nuova proprietà sono stati ospitati in Comune A caccia di fondi europei per il recupero della Tosi

«Tosi è importante per Legnano: è per questo che vi ospitiamo a Palazzo Malinverni. Vi auguro buon lavoro». Così il sindaco Alberto Centinaio stamattina, giovedì 26 marzo, ha avviato la delicata trattativa tra i sindacati e la nuova proprietà della storica azienda metalmeccanica, ossia la bresciana "Presezzi".

Dopo gli onori di casa, le porte della Sala degli Stemmi si sono chiuse e il primo cittadino ha lasciato soli gli addetti ai lavori che hanno iniziato a discutere l'articolo 47 del codice civile (l'articolo in questione disciplina i diritti del lavoratore in caso di trasferimento/cambiamento aziendale e contempla tutti i livelli di inquadramento e contratti nazionali).

Seduti al tavolo Bruno Presezzi, titolare dell'azienda che si è aggiudicata l'asta per l'acquisto del ramo d'azienda, e il commissario straordinario Andrea Lolli. Dall'altra parte tutte le rappresentanze sindacali impegnate in questi anni nel tortuoso percorso che ha visto lo storico colosso legnanese in profonda difficoltà.

Si tratta del primo di una serie di incontri che tutti i soggetti, su iniziativa sindacale, hanno accettato di effettuare in Comune (in questa fase parte non attiva) per sottolineare l'attenzione espressa dalla città sul futuro della Tosi e di tutti i 360 lavoratori legnanesi coinvolti.

Nel confronto il commissario Lolli ha affermato: «Questa è una sede anomala per avviare la trattativa riguardante l'articolo 47. Di regola, questo genere di incontri si svolgono in Confindustria. Ma, sapendo quanto sia importante per Legnano riuscire a salvare la Tosi, abbiamo accettato l'iniziativa sindacale di avviare questa delicata fase nella… casa di tutti i legnanesi. Quando mi è stato dato quest'incarico la fabbrica era data come persa. Oggi, invece, dopo un percorso lungo e difficile e sulla base di una mia personale valutazione, si è potuto scegliere l'offerta migliore per l'acquisto del ramo d'azienda». 

«Siamo in un momento delicato e cruciale – così invece Edoardo Barra, esponente sindacale della zona Legnano-Magenta – E' in gioco il futuro della Tosi e di tutti i lavoratori. Il nostro obiettivo è garantire soluzioni e continuità di reddito a tutti i 360 dipendenti. Da sottolineare che, a questo primo incontro, la Presezzi ha espresso la volontà di voler mantenere la Tosi a Legnano. Quindi, tutti i protagonisti sono chiamati a una grossa responsabilità. Nessuno può sottrarsi: è necessario trovare soluzioni idonee affinchè la Tosi torni ad essere il faro della meccanica del territorio».

Gli unici "ostacoli" che potrebbero rallentare la procedura sono un ipotetico ricorso al Tar da parte della "Patel" (la cui proposta d'acquisto è stata scartata dal commissario) e la mancata firma da parte delle rappresentanze della Fiom-Cgil sull'accordo dell'articolo 47. Infatti, Mirco Rota segretario regionale della Fiom in serata ha ribadito «noi firmeremo solo se sarà garantito il lavoro a tutti i dipendenti della Tosi. In questo momento, secondo quanto presentato da Presezzi, verranno impiegati soltanto 210 dipendenti. E gli altri? Ribadisco un concetto, espresso già nel 2012, le parti politiche non si sono mai veramente interessate al salvataggio della Tosi. Neppure il sindaco attuale è stato così incisivo. Oserei dire che è stato inesistente. In questo momento sono tutti legati a Presezzi per paura: lo spettro fallimento è dietro l'angolo».

A margine dell'incontro, il vice sindaco Pier Antonio Luminari ha confermato le intenzioni dell'Amministrazione di voler avviare una stretta collaborazione tra tutti i soggetti per poter trovare soluzioni adeguate per la gestione delle aree inutilizzate nell'enorme complesso industriale. La paura è che, con il passare del tempo, diventi una cattedrale abbandonata nel pieno centro cittadino: luogo degradato meta di bivacchi.

«Quando questa trattativa sarà terminata positivamente – ha affermato Luminari – intendiamo, come amministrazione in collaborazione con Lolli, agire in tempi stretti per poter trovare soluzioni idonee per rilanciare l'area che resterà a destinazione industriale. . E' ovvio che sarà un percorso complesso che ci vedrà impegnati nel sensibilizzare la Regione e il Ministero. Oltre che a cercare finanziamenti europei e non solo. Ma è necessario agire subito».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Marzo 2015
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