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25 Aprile: ricordato Pino Croci

Il giovane patriota sangiorgese era stato trovato agonizzante la sera del 24 Aprile 1945 - Morì una settimana dopo...

Celebrato a San Giorgio su Legnano il 70° Anniversario della Liberazione con la presenza delle autorità civili e militari, numerosi  cittadini, una delegazione di studenti delle medie e delle elementari.

Dopo la posa di omaggi floreali al cimitero cittadino, a cui ha partecipato anche il presidente regionale dell' A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra), Giovanni Vignati, il corteo è partito dal Monumento ai Caduti delle Guerre per arrivare, percorrendo le vie cittadine, al Monumento alla Resistenza dove si è tenuta la cerimonia conclusiva. Durante la cerimonia il Coro della Scuola Paganini, diretto dalla maestra Barbara Berlusconi,  ha cantato "l'Inno di Mameli"  e il "Va pensiero", brano di Verdi che è l'inno di Casa Cervi.

 Nel suo discorso il Sindaco Cecchn ha ricordato l'importanza della Liberazione che deve essere un invito alle giovani generazioni per continuare sulla strada della Democrazia, della Libertà.  E' stata poi ricordata la figura di Pino Croci, giovane patriota sangiorgese, trovato agonizzante la sera del 24 Aprile 1945 e  morto dopo una settimana.  Pino nascondeva nella sua abitazione i ricercati dai nazifascisti e partecipava ad azioni di sabotaggio. Il Sindaco e il presidente dell'ANPI, Mezzenzana, hanno consegnato ai suoi familiari la tessera ad honorem rilasciata dall'ANPI: "Hai donato la tua giovane vita per ridarci la Libertà: Grazie!".

Mezzenzana nel suo discorso ha ricordato la frase del Presidente Mattarella:"La Liberazione è una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiamo conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare". Inoltre, ha ricordato come dalla Resistenza sia nata la nostra Costituzione che deve essere difesa e applicata.

Non è mancato un pensiero a "chi nel mondo cerca ancora la Democrazia e la Libertà, disposto a lasciare la propria Patria, la propria Famiglia e di rischiare la vita sperando in un avvenire migliore". Dopo un accenno al problema del lavoro, alla corruzione dilagante,  ha lasciato un messaggio alle giovani generazioni: "I nostri figli, i nostri nipoti si meritano un futuro migliore".  

Prima della messa officiata da don Luciano, hanno concluso la cerimonia gli alunni sangiorgesi con poesie e brani: il piccolo Mattia, Sara, Martina, Andrea delle Elementari, Matteo, Lorenzo, Ivan, Matteo, Iacopo, Leonardo, Edoardo e Davide, che ha anche suonato il "Silenzio". 

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Aprile 2015
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