(v.a.) – Anche San Giorgio su Legnano dice "no" al revamping di Accam. Sale così a 9 il numero "ufficiale" dei Comuni che si schierano dalla parte della salvaguardia dell'ambiente chiedendo lo spegnimento dell'incenitore di Borsano per lasciare spazio alla cosiddetta Fabbrica dei Materiali (centro riciclo). Qui l'articolo: 8 Comuni contro l'inceneritore. 

A comunicarlo è l'assessore all'ambiente, Linda Morelli, reduce dalla serata di approfondimento sul tema che si è svolta giovedì sera a Palazzo da Perego. Una decisione che trova d'accordo tutta la lista civica attualmente alla guida del paese e che sarà a breve condivisa con l'intero consiglio comunale dove sarà presentata una delibera sull'argomento.

«Le informazioni in nostro possesso ci dicono che dobbiamo andare verso una soluzione diversa, che  guarda al futuro, alla salvaguardia dell'ambiente – il commento dell'assessore (nella foto in alto a sinistra) – Il revamping ha una sola finalità: la salvaguardia economica e dei posti di lavoro.Verrebbe fatto soprattutto per evitare gli elevati costi di smantellamento, ma noi siamo fiduciosi in un aiuto da parte delle Istituzioni a livello superiore, Regione e Governo, anche Torretta ci ha tranquillizzato su questo aspetto». 

Anche San Giorgio su Legnano vuole scongiurare l'ipotesi che, per funzionare, Accam debba bruciare i rifiuti in arrivo da fuori. Uno scenario possibile se le politiche di potenziamento della raccolta differenziata sul territorio daranno buoni risultati. Meglio quindi chiudere l'impianto e puntare dritto verso nuove tecnologie finalizzate al riciclo della spazzatura: la fabbrica dei materiali, appunto. 

Decisiva sarà ora la posizione dei tre grandi Comuni, Busto Arsizio, Gallarate, che stasera presenterà una mozione su Accam, e Legnano che ha chiesto una proroga di 30 giorni alla decisione finale che deve essere espressa dall'assemblea dei soci. Qui l'articolo: Accam: Legnano chiede ancora tempo