Quantcast

Rhodense: arriveranno rifugiati politici?

I nostri Comuni autorizzeranno SerCop a richiedere dei finanziamenti al fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo

I Comuni del Rhodense pronti a ospitare dei rifugiati politici? Forse. Quello che è certo, però, è che i nostri politici si stanno preparando a questa possibilità. Le amministrazioni comunali di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano, Pregnana, Rho, Settimo e Vanzago, attraverso un’apposita delibera di giunta che poi dovrà essere approvata dai rispettivi consigli comunali, autorizzeranno SerCop, azienda speciale dei Comuni del Rhodense, a richiedere i finanziamenti al fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo e al sistema di protezione asilo e rifugiati per attuare, in un secondo momento, un progetto di accoglienza in grado di legare tutto il territorioAl momento non è ancora certo né l’eventuale arrivo di rifugiati politici sul nostro territorio né il loro eventuale numero. L’ultima parola, infatti, spetterà alla Prefettura di Milano. SerCop, trovando il soggetto attuatore di questo programma legato all’accoglienza di diversi migranti, preparerà il terreno per questa evenienza, che potrebbe comunque anche non concretizzarsi.

Il progetto non costerà nulla ai Comuni. Le nostre amministrazioni, infatti, avranno solamente degli oneri amministrativi riguardanti la produzione della documentazione e la rendicontazione. Le risorse economiche destinate all’accoglienza dei richiedenti asilo, infatti, verranno fornite dal ministero dell’Interno. Ai migranti, infine, verranno poi proposti diversi servizi: mediazione linguistica e culturale, orientamento e accesso ai servizi del territorio, accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo e legale, tutela psico-socio-sanitaria curata da un assistente sociale, uno psicologo e un operatore socio-sanitario.

Diverse le ragioni che hanno portato le amministrazioni comunali del Rhodense a prendere questa decisione, a iniziare dal continuo aumento del flusso di cittadini stranieri e di richiedenti asilo giunti in Italia a causa prima della crisi economica, poi dei conflitti scoppiati sia nei Paesi dell’Africa mediterranea che in Asia. Un tentativo, quello ideato dalle amministrazioni comunali del Rhodense, finalizzato alla collaborazione tra gli enti pubblici, quelli privati e le istituzioni non solamente nel breve periodo d’emergenza. I sindaci del Rhodense, infatti, non hanno ritenuto che l’accoglienza dei migranti potesse essere affrontata solo con un approccio emergenziale ma rendendola una parte del welfare locale e del sistema territoriale dei servizi in rete. L’idea è quella di promuovere un modello di accoglienza diffusa basato sull’ospitalità dei richiedenti asilo in piccole strutture abitative governando, quindi, sia l’arrivo dei migranti che il loro numero.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 27 Ottobre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore