Anche i giovani di Gente Di Rho scendono in campo nella questione riguardante il crollo del controsoffitto in un'aula della scuola media “Manzoni” e la conseguente chiusura del confinante istituto “Olivetti”. I giovani attivisti della lista civica, nella mattinata di martedì 18 ottobre, hanno incontrato Issam Malik Manhoub, rappresentante degli studenti dell'istituto di via Martiri Della Libertà, per approfondire il disagio riscontrato da tanti ragazzi in seguito alla chiusura del plesso frequentato da 500 alunni, 90 di essi disabili o che necessitano di attenzioni specifiche, divisi in 29 classi. Studenti, questi, che al momento sono stati ospitati dall'ipsia “Puecher” di via Bersaglio e che sono obbligati a frequentare le lezioni in orario pomeridiano e serale. Le lezioni mattutine, invece, potrebbero riprendere solo col trasferimento in un istituto di via Amoretti, a Quarto Oggiaro. Il disagio, in ogni caso, durerà quattro mesi.

Il rappresentante degli studenti delle “Olivetti” ha spiegato ai giovani di Gente Di Rho che Città Metropolitana, durante un recente incontro coi genitori e gli studenti, non ha saputo dare garanzie sul futuro dei tanti alunni. Impossibile, al momento, ottenere anche un servizio navetta che possa accompagnare gli studenti da Rho a Quarto Oggiaro: il Comune non avrebbe mezzi da mettere a disposizione mentre Città Metropolitana non avrebbe fondi per gestire questo servizio. Un'altra problematica riguarda anche le tempistiche dell'intervento di messa in sicurezza delle “Olivetti” che, secondo il rappresentante degli studenti, si aggirerebbe intorno all'anno e mezzo.

L'ultima problematica emersa durante l'incontro tra il rappresentante degli studenti delle “Olivetti” e i giovani attivisti di Gente Di Rho riguarda la nuova sede di via Bersaglio. La maggior parte degli alunni preferirebbe tornare a frequentare le lezioni in orario mattutino, piuttosto che tra le 13.30 e le 19, per non compromettere la loro vita e i loro impegni e in un istituto più grande. Gli studenti delle “Olivetti” sono infatti ospitati in un plesso scolastico più piccolo e costretti a frequentare le lezioni nei laboratori di moda con spazi ristretti a causa della presenza di macchinari inutili al loro apprendimento o in aule collocate nei sotterranei dell'istituto di via Bersaglio, uno spazio da loro giudicato “vecchio, disastrato e con una elevata quantità di amianto nei cortili e nelle lamiere dei tetti”. Sembra non piacere loro nemmeno l'ultima alternativa ideata, lo spostamento degli studenti delle “Olivetti”, sempre in orario pomeridiano, all'istituto “Cannizzaro” di via Sanzio. Anche in questa struttura, però, sarà impossibile per questi studenti sfruttare i laboratori che avevano a disposizione nel loro istituto e i materiali che avevano acquistato all'inizio dell'anno scolastico.

“Siamo rimasti molto scossi da questo racconto ed è bello poter collaborare direttamente col rappresentante degli studenti di questo istituto, che ci ha fatto molto capire quanto tenga alla sua scuola. I problemi, soprattutto logistici, sono visibili a tutti, poiché a questi ragazzi viene negata la possibilità di frequentare la scuola in un orario normale e gli viene alterata e compromessa la capacità di poter svolgere altre attività fondamentali per la loro formazione, siano esse sportive, culturali o di volontariato. La questione più grave riguarda il forte numero di ragazzi disabili, poiché in questa situazione i genitori sono costretti a fare miracoli, cambiare contratti o prendere permessi straordinari per poter gestire i loro figli al mattino, non potendo certo lasciarli a casa da soli. Gente Di Rho Giovani sostiene i ragazzi delle Olivetti con tutte le sue forze e si impegnerà in settimana a studiare assieme a Gente Di Rho una soluzione concreta e attuabile sul nostro territorio” commenta Andrea Recalcati.