Vederci chiaro intorno all'ospedale di Rho. Da inizio settembre il reparto degenza di Oculistica e i servizi di day hospital e piccoli interventi sono stati trasferiti dal presidio di Rho a quello di Garbagnate Milanese. La chiusura dei reparti fa temere per il futuro del nosocomio e il consigliere di Sinistra, Ecologia e Libertà Luigi Negrini ha chiesto nella seduta del parlamento cittadino di ieri, mercoledì 28, rassicurazioni.

«Quella intrapresa dalla ASST sembra una via per la dismissione di Rho – il commento amaro di Negrini -. L'oculistica è solo l'ultimo tassello del processo di ristrutturazione dell'ospedale. Non avrei nulla da dire se questo fosse per evitare spreco di denaro o inutili doppioni, ma a Rho si facevano molti più interventi rispetto a quelli del presidio di Garbagnate, Rho è più facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici rispetto alla vicina "cattedrale nel deserto"… Bisogna pensare al bene dei cittadini».

Una speranza arriva dalle parole del sindaco Pietro Romano: «L'ospedale di Rho non sarà dismesso o ulteriormente depotenziato». Il primo cittadino, nonostante non abbia nascosto la sua contrarietà alla scelta operata dalla ASST, ha spiegato che l'ultimo spostamento di servizi ospedalieri è stato fatto sì per ridurre i costi, ma soprattutto per concentrare gli interventi a Garbagnate, dove sono a disposizione attrezzature più tecnologiche e moderne.

Su proposta di Romano, poi, si è deciso per organizzare una assemblea pubblica con la ASST del Rhodense in modo da poter chiarire tutti i dubbi dei cittadini.