Un pomeriggio di piena campagna elettorale quello di ieri, sabato 28, a Rho. Piazza San Vittore ha ospitato tre comizi di tre differenti parti politiche in corsa per le elezioni di domenica 5 giugno. Rifondazione Comunista, Rho per la Famiglia e Movimento 5 Stelle hanno scelto la piazza principale della città per presentarsi ai rhodensi.

– Rifondazione Comunista. «Noi lavoriamo con un punto di vista diverso: quello degli ultimi». Così Mauro Rossetti, candidato sindaco di Rifondazione, ha spiegato cosa significa voler lavorare per una Rho più solidale. A portare il suo supporto anche il candidato sindaco di Milano Basilio Rizzo. Priorità del gruppo capitanato da Rossetti saranno la casa e il lavoro. «Non possiamo dire che l'amministrazione precedente su questi temi non abbia fatto niente perchè sarebbe sbagliato – ha commentato l'aspirante primo cittadino -. Ma noi vogliamo un atteggiamento attivo da parte del Comune, non basta che l'amministrazione reindirizzi agli uffici». Altri punti chiave del programma elettorale sono quelli riguardanti la lotta alla mafia, l'istituzione della figura del vigile di quartiere, nuovi centri di aggregazione per i giovani, la riqualificazione delle ex scuole di via De Amicis e del mercato di via Garibaldi. «Un voto per noi non è un voto perso – ha spiegato Paola Cassani, capolista femminile di Rifondazione –. Noi ci siamo e continuiamo e continueremo a portare avanti le nostre battaglie. I nostri valori sono quelli della Resistenza e nessuno ce li potrà mai portare via. E' importante avere un partito perchè in questi momenti di improvvisazione politica nascono liste come funghi. Noi abbiamo valori importanti, finite le elezioni ci saremo ancora, non so queste liste civiche che fine faranno».

– Rho per la famiglia. E subito dopo Rifondazione a prendere la parola è stata proprio una delle liste civiche candidate alle elezioni: Rho per la Famiglia. La lista corre da sola all'appuntamento elettorale di giugno. Il candidato sindaco, Giuseppe Cataldo Salerno, ha ribadito l'intenzione della lista di non percepire alcun compenso qualora fossero eletti e ha criticato sia il centrodestra che il centrosinistra, accusandoli di porre al centro del loro operato gli affari e gli interessi. «É necessario un cambio – ha dichiarato Salerno -. Per questo motivo è nata Rho per la famiglia: per mettere al centro le persone, per mettere al centro la Costituzione della Resistenza. O si cambia in questo Paese o quando ci sveglieremo sarà un risveglio disastroso». Rho per la famiglia vuole lavorare partendo da alcuni pilastri fondamentali: l'etica, i valori religiosi, l'istruzione. «Noi proponiamo persone nuove, persone competenti, in grado di fare la cucitura che manca tra istituzioni e cittadinanza – ha concluso il candidato primo cittadino -. C'è una forza nuova a Rho, che non durerà una stagione, ma sarà una forza politica che andrà avanti. Vogliamo dare alle persone una speranza».

– Movimento 5 Stelle. I pentastellati rhodensi hanno portato in città i "big" del Movimento. Sul palco di piazza San Vittore, infatti, si sono alternati i senatori Vito Crimi e Lello Ciampolillo e l'europarlamentare Eleonora Evi. «Quello che ci contraddistingue è la coerenza – ha affermato Crimi -. In tre anni abbiamo restituito oltre 17 milioni ai cittadini, tagliandoci lo stipendio. Questa cifra si è potuta raggiungere grazie alle donazioni di 140 parlamentari. Pensate a quanto si potrebbe fare se tutti aderissero». A criticare le scelte del governo Eleonora Evi, che ha denunciato i presunti buchi all'interno del bilancio di Expo. «I rhodensi hanno possibilità di mandare a casa la vecchia politica che ha distrutto l'Italia» ha invece dichiarato Ciampolillo, invitando a votare il gruppo capitanato da Mirko Venchiarutti. Ed ecco la ricetta per una Rho a 5 stelle. «I nostri punti principali sono tre: onestà, trasparenza e democrazia partecipata – ha affermato il candidato sindaco -. Il nostro è un gruppo di persone normali, cittadini che non hanno alcun interesse se non il bene comune. Dal nostro punto di vista la politica non deve essere nient'altro che una vocazione. Ci ispiriamo a san Francesco: spogliarci delle ricchezze e dedicarci al prossimo».