Nel 2012, Nuovenergie spa ha citato in giudizio la società Enel Energia chiedendo che fosse accertato il  comportamento poco corretto dei venditori, agenzie, e campagne promozionali nei confronti della società rhodense. Un anno dopo, la sentenza del Tribunale di Milano: Enel Energia spa veniva condannata a rifondere a Nuovenergie la somma complessiva di 40 mila euro. Enel Energia spa, tuttavia, non ha ottemperato a tale obbligo, e così Nuovenergie, come leggiamo nel comunicato diffuso in giornata, ha dato mandato ai propri legali per procedere al recupero forzato.

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Con sentenza del 28 dicembre 2014 il Tribunale di Milano, in accoglimento dell’istanza di Nuovenergie spa, aveva accertato che Enel Energia spa, direttamente o a mezzo di agenti terzi, aveva posto in essere nel periodo 2008-2011, atti di concorrenza sleale in danno della medesima inibendo Enel Energia dal compiere, direttamente o per il tramite di agenzie e/o promotori di vendita impegnati nel suo interesse e di diffondere notizie denigratorie o ingannevoli ai danni di Nuovenergie spa, diffida che per altro non ci risulta rispettata.
In conseguenza di quanto sopra Enel Energia spa veniva condannata a rifondere a Nuovenergie la somma complessiva di 40 mila euro.
Non avendo ottemperato a tale obbligo, malgrado solleciti e diffide, la società si è vista costretta a dare mandato ai propri legali affinché procedessero al recupero forzato.
In data 15 agosto 2015 è stata pignorata, sul conto corrente di Enel Energia presso la BPM di Milano la somma complessiva di euro 70.302,51. Somma che il Tribunale metterà quanto prima a disposizione di Nuovenergie spa.

L’Amministratore Unico
Giuseppe D’Urso