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Record di nascite in ospedale

Il 2014 è stato l’anno del “baby boom” con 1.288 nascite e anche il gennaio 2015 mostra la stessa tendenza...

La “cicogna” all’ospedale di Rho, va in controtendenza! Nelle sale parto del nosocomio rhodense, a differenza delle statistiche in calo, registrate in Regione Lombardia, si nasce di più rispetto agli anni passati.

Il 2014 è stato l’anno del “baby boom” con 1.288 nascite! Ben 90 bambini in più. E questo aumento viene confermato anche nel gennaio di quest’anno con un altro numero record di nascite: ben 134 bambini, un numero mai registrato negli ultimi 10 anni.

«Sono dati che ci confortano, dati in controtendenza rispetto agli altri nosocomi lombardi. Soprattutto sono dati che premiano un grande lavoro collaborativo tra i due reparti, e al il decisivo contributo dei colleghi anestesisti con l’introduzione della partoanalgesia. Il reparto di anestesia e rianimazione , diretto da Giuseppe Vaghi è riuscito in pochissimo tempo ad assicurare questo importante sostegno alle partorienti in modo costante 24 ore su 24 ore» afferma il dg Ermes Maltagliati.

Una soddisfazione comprensibile, che ha riportato le famiglie rhodensi a credere in una struttura che oggi non ha nulla da invidiare ad altri grandi centri. La percezione dei nostri servizi da parte delle mamme è sempre più quella di una casa, dove far nascere i propri bambini “protetti” dall'umanità e della competenza di una grande squadra formata da ostetriche, infermiere, medici ostetrici, neonatologi e anestesisti» aggiunge Tiziana Caldarulo direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera.

Di particolare importanza è la Terapia Intensiva Neonatale, reparto altamente specializzato che nel 2014 ha accolto 300 neonati, con un aumento del 25% rispetto all'anno precedente. Si tratta di neonati prematuri, di peso basso, talvolta anche 500-600 grammi, ma anche di nati a termine che hanno bisogno di essere aiutati a respirare, o affetti da patologie infettive e malformative che richiedano monitoraggi clinici e strumentali. Il reparto è dotato di attrezzature e personale preparato ad assistere il neonato in condizioni critiche e si avvale della collaborazione di molti specialisti come il neuropsichiatra infantile, il cardiologo, l'oculista, lo psicologo.

Redazione
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Pubblicato il 11 Febbraio 2015
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